Il Carnevale di Ivrea è un evento unico in cui storia e leggenda si intrecciano per dar vita a una grande festa civica popolare dal forte valore simbolico.
Qualunque sia il periodo del carnevale, quello di Ivrea è tra i primi in Italia ad iniziare con le celebrazioni. Inizia infatti il 6 gennaio, giorno dell’Epifania, con la prima uscita per le vie della città dei Pifferi e Tamburi, suonati da musicisti in costume storico, e l’investitura formale del Generale in piazza di Città, con la Santa Messa in Duomo e la Cerimonia dei Ceri.
Per questo 2020 la vera cerimonia però si svolge è iniziata ufficialmente il 26 gennaio e proseguirà con i festeggiamenti per tutte le domeniche e qualche giornata di febbraio.
Carnevale di Ivrea, la storia
Lo Storico Carnevale di Ivrea risale al Medio Evo. La sua tradizione è stata tramandata oralmente fino al 1808, anno in cui appare la prima trascrizione di una cerimonia ne I Libri dei Processi Verbali a futura memoria.
Uno degli eventi più famosi è la battaglia delle arance che si svolge per tre giorni nelle principali piazze cittadine, per ricordare un episodio di affrancamento dalla tirannide di medievale memoria.
Il Carnevale è tutto un susseguirsi di richiami a diverse epoche storiche e culmina infatti nel Corteo Storico accompagnato da pifferi e tamburi. Sin dal 1858 la protagonista è la Vezzosa Mugnaia, simbolo di libertà ed eroina della festa. Ad accompagnarla il Generale, di origine napoleonica che guida il brillante Stato Maggiore, e a seguire il Sostituto Gran Cancelliere, cerimoniere e rigido custode della tradizione, i giovanissimi Abbà, due per ognuno dei cinque rioni e il Podestà, rappresentante del potere cittadino.
Lo spirito dello Storico Carnevale d’Ivrea vive nella rievocazione della sollevazione del popolo contro il Marchese di Monferrato che affamava la città. Nella leggenda si parla di un’eroina, Violetta, la figlia di un mugnaio, che liberò il popolo dalla tirannia ribellandosi allo ius primae noctis imposto dal barone.
In segno di partecipazione alla festa sia i cittadini che i visitatori, a partire dal Giovedì Grasso, su ordinanza del Generale, scendono in strada indossando un cappello rosso a forma di calza che rappresenta l’adesione ideale alla rivolta e quindi l’aspirazione alla libertà, come fu per i protagonisti della Rivoluzione Francese.
Il programma
Dopo le prime giornate d’apertura, domenica 16 febbraio sarà il momento delle fagiolate e della presentazione dei carri da getto con la sfilata nelle vie del centro e l’alzata degli Abbà, giovedì 20 febbraio si celebrerà la cerimonia di passaggio dei poteri civili dal Sindaco di Ivrea al Generale e sabato 22 febbraio 2020 sarà il momento della Vezzosa Mugnaia e della marcia del Corteo Storico con la sfilata degli aranceri a piedi.
Domenica 23 è il momento della prima delle tre giornate di Battaglia delle Arance che proseguirà lunedì 24 febbraio, a cui si assisterà anche alle Zappate degli Scarli, e martedì 25 febbraio, in cui si premiazione i Carri da Getto.
Pillole di curiosità. Io non lo sapevo e tu?
- Partecipare al carnevale di Ivrea può essere un buon motivo per visitare la città, riconosciuta come 54esimo patrimonio dell’unesco.
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In copertina: foto di Simone Migliaro su Shutterstock