A Torino il mini pullman a guida autonoma e con intelligenza artificiale

Olli

Torino annuncia il  primo pulmino a guida autonoma della città. Tuttavia non è il primo in Italia. A Merano una sperimentazione è partita già a fine novembre.

A Torino il mini pullman a guida autonoma e con intelligenza artificiale. Il progetto di Olli, questo il nome del pullman, è stato sviluppato dall’azienda statunitense Local Motors.

Olli, veicolo elettrico da dodici posti che la Local Motors ha già testato  da alcuni anni sulle strade di Washington Dc, Miami e Las Vegas, Canberra, Berlino e Copenaghen che si sono già mosse per testare per prime il prodotto fuori dagli States.

A Torino il mini pullman

Provviso di circa 30 sensori, il mezzo autodotato raccoglie i dati attraverso una tecnologia AI (Intelligenza Artificiale) chiamata Watson per circolare in sicurezza, interagendo anche con i passeggeri.

Il mezzo fornisce infatti continue informazioni su destinazioni, paesaggio, e sulla tecnologia di bordo attraverso una tecnologia di auto-apprendimento, Olli riuscirà a rispondere alle esigenze di chi è a bordo, offrendo per esempio indicazioni su palestre, ristoranti e negozi più vicini, con le relative specifiche caso per caso.

https://www.youtube.com/watch?v=Ymz4SYVr_EE

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Di seguito invece il video del primo pulmino senza autista testato in Italia a Merano. Capienza: 14 persone, velocità massima: 45 orari. Una sperimentazione nata dal progetto Mentor, finanziato con 1,5 milioni di euro dal programma di cooperazione europea Interreg V/A Italia-Svizzera, con capofila i Comuni di Merano e Briga-Glis (Svizzera) e come partner tecnologici NOI Techpark, Sasa e PostAuto, in collaborazione con l’assessorato alla mobilità della Provincia Autonoma di Bolzano e STA Alto Adige spa.

A Torino il mini pullman

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Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?

  • L’intelligenza artificiale è già presente sui nostri automezzi e sugli elettrodomestici  che utilizziamo. Lo smartphone che usiamo quotidianamente ha una potenza di calcolo oltre 1 milione di volte maggiore del computer utilizzato dalla Nasa per portare i primi uomini sulla Luna.

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