Le invenzioni che forse non sapevi fossero italiane

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Gli italiani sono famosi per il buon cibo e per tante brillanti invenzioni. Tutti siamo orgogliosi di aver portato nel mondo la pizza e le lasagne o di aver avuto i più grandi inventori del XX secolo.

Volta, con l’invenzione della pila, Meucci e il suo telefono, il motore a scoppio o il primo computer sviluppato all’interno della Olivetti. Tante delle creazioni che hanno rivoluzionato il modo di vivere nel mondo vantano un cuore tutto italiano.

Ci sono però alcune invenzioni curiose che solitamente non si pensa dipendano da menti italiane.

La voglia di viaggiare nelle invenzioni italiane

L’autostrada è un’invenzione tutta italiana ed è opera dell’ingegnere Piero Puricelli. Egli ideò la prima strada destinata esclusivamente al traffico degli autoveicoli e che prevedeva il pagamento di un pedaggio a copertura delle spese di costruzione e gestione.
Anche la prima monovolume al mondo, in grado di ospitare fino a cinque passeggeri oltre al guidatore, è un’invenzione nostrana. Fu così che nacque la Fiat 600 multipla.

Che dire poi dei trasporti non via terra. Già Leonardo Da Vinci aveva ideato un prototipo di elicottero denominato “vite aerea”, con cui spiegava come avrebbe dovuto avvitarsi nell’aria sfruttandone la densità così come fa la vite quando penetra nel legno. L’idea di un elicottero moderno invece fu dell’ingegnere Corradino D’Ascanio.

Foto di CHAINFOTO24 su Shutterstock

Dalla banca agli stivali: insolite invenzioni italiane

Strano a dirsi ma i Moon Boot, i più famosi stivali doposci al mondo sono stati inventati nel 1970 in un luogo dove di neve non ce n’è molta, ma la cui visione si è rivelata vincente: si tratta dell’azienda veneta Tecnica.
È italiana anche la prima banca, che nasce in Italia nel 1407 con il “Banco di San Giorgo” a Genova.

Nel bene e nel male, anche la plastica fu un’idea di Giulio Nayya, un’ingegnere e accademico nonché unico italiano ad aver vinto il premio Nobel per la chimica nel 1963.

Invenzioni italiane divertenti e poetiche

Il precursore del pianoforte, il gravicembalo con il piano e il forte, nacque tra il 1668 e il 1700 da Bartolomeo Cristofori e fu successivamente chiamato fortepiano, precursore del pianoforte.

Curiosa è la storia della jacuzzi, oggi considerata un lusso ma inventata a scopo medico da un emigrato friulano in America che,  per curare il figlio di 15 mesi affetto da artrite reumatoide, realizzò la vasca idromassaggio al mondo, da cui prende il nome.

Italo Marchioni, emigrato negli Stati Uniti, creò nel 1896  il primo cono gelato e fondò in seguito anche una fabbrica di coni e cialde a Hoboken ideando un macchinario per la loro produzione.
E le stelle cadenti? Fu l’astronomo Giovanni Schiaparelli a teorizzare per primo l’ipotesi che siano residui di comete che si impattano con l’atmosfera terrestre chiamandole “sciame meteorico”.

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Pillole di curiosità. Io non lo sapevo e tu?

  • L’invenzione del revolver è stata attribuita allo statunitense Samuel Colt, in realtà è italiana. Tre anni prima, nel 1833, il sardo Francesco Antonio Broccu riuscì a realizzare la prima pistola a tamburo ma non la brevettò.

  • Nonostante non le sia stata attribuita per un po’ l’invenzione della macchina per scrivere è dell’avvocato Giuseppe Ravizza che fu tra i primi a ideare una tastiera per scrivere. La chiamò “Cembalo Scrivano” perché i suoi tasti erano simili a quelli del clavicembalo. Era costituita da oltre 800 componenti fatti a mano in legno, ferro ed ottone.

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