Virginio La Rocca: da calciatore ad arredatore. Quando c’è passione, tutto è possibile.

|https://www.instagram.com/vlratelier/|https://www.instagram.com/vlratelier/|https://www.instagram.com/vlratelier/||https://www.instagram.com/vlratelier/|https://www.instagram.com/vlratelier/|https://www.instagram.com/vlratelier/|||https://www.instagram.com/vlratelier/|https://www.instagram.com/vlratelier/|Foto di Claudia Sgalambro||Foto di Claudia Sgalambro|Virginio La Rocca

In vista del prossimo Salone del Mobile, la redazione di Habitante ha avuto il piacere di incontrare Virginio la Rocca, proprietario dell’omonimo Atelier, situato a Milano in Via Leopardi, 27.

Da calciatore ad arredatore, fino a collaboratore e fornitore di Andrea Castrignano: è proprio vero che, quando c’è passione, tutto è possibile. La storia di Virginio La Rocca ci ha colpiti perché ci insegna a credere sempre nei sogni e a inseguirli con dedizione e professionalità.

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Virginio La Rocca: da calciatore ad arredatore.

Dal campo da calcio all’atelier, quando è nata la tua passione per il mondo dei rivestimenti e dei parati?

La passione per i tessuti credo sia stata solo una conseguenza dovuta alla mia infanzia e alle mie origini.

Sono nato in un paese vicino Napoli, famoso per la sua storia nel tessile e probabilmente l’amore per questo mondo era già scritto nel mio DNA.

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Virginio La Rocca: da calciatore ad arredatore.

Come mai, però, hai preferito la carriera da calciatore?

Sono cresciuto con un pensiero fisso per lo sport . Il calcio mi piaceva così tanto che ero convinto che sarebbe dovuto diventare il mio lavoro. E così è stato. Grazie alla mia passione e determinazione sono diventato un calciatore professionista. Ho avuto una carriera piena di grandi soddisfazioni. Purtroppo alcuni infortuni fisici mi hanno impedito di poter arrivare a giocare il campionato di serie A e mi hanno spinto ad immaginare un futuro alternativo a quello calcistico.

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Come ti sei riavvicinato, dunque, al mondo dei tessuti?

Sicuramente grazie al mio soggiorno in Argentina. Ho vissuto in Argentina per diversi anni, circondato da colori pastello e tessuti colorati che facevano crescere in me, ogni giorno di più, la voglia di creare tessuti e parati per gli ambienti. Creazioni originali e personalizzate che rendessero felici potenziali clienti, senza snaturarne la personalità e l’identità.

www.virginiolarocca.it
Virginio La Rocca: da calciatore ad arredatore.
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Come ha avuto inizio la tua carriera nel settore dell’arredamento?

Mi ritrovai a lavorare come fattorino in uno dei negozi di tessuti d’arredamento più storici (1829) e importanti di Milano. Ero circondato da tele pregiate e mi bastava questo per essere felice, non importava che fossi un semplice fattorino.

Sono rimasto in questo Atelier per ben 22 anni, crescendo in modo lento ma costante ed imparando a lavorare con i clienti in maniera molto professionale.

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Virginio La Rocca: da calciatore ad arredatore.

Il mio maestro, il proprietario Carlo Belgir, col tempo si accorse di me e della mia spiccata capacità di trovare sempre il tessuto giusto da proporre al cliente. Divenni così il suo braccio destro e fui coinvolto in progetti prestigiosi al servizio di clienti esigenti.

Una scuola unica che mi ha permesso di assorbire il gusto e di lavorare in alcune tra le case più belle non solo  d’Italia ma anche d’Europa e oltre.

Quando hai deciso di aprire la tua attività?

Quando sentivo, finalmente, di aver trovato completamente la mia identità.

Sono serviti enormi sacrifici, miei e della mia famiglia, per avviare l’attività e dar vita all’Atelier Virginio La Rocca.

Foto di Claudia Sgalambro
Virginio La Rocca: da calciatore ad arredatore.

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Quali sono i punti di forza del tuo Atelier?

Sicuramente la professionalità del servizio offerto. Una consulenza attenta, grande capacità di ascolto del cliente, puntualità nel servizio ed estrema gentilezza, trasparenza e correttezza.

L’Atelier si distingue sicuramente per il gusto. Un gusto d’altri tempi che si esprime tramite una ricerca, quasi maniacale, dei tessuti e dei materiali giusti.

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Virginio La Rocca: da calciatore ad arredatore.

L’Atelier vuole offrire progetti esclusivi che coniughino classico e moderno dando vita ad uno stile originale ed innovativo.

L’attenzione al dettaglio la fa da padrona: spesso, se il rivestimento più giusto per un cliente non esiste in Atelier, viene disegnato da me su misura e fatto realizzare appositamente per il progetto. Così entra a far parte dell’archivio dell’Atelier di Via Leopardi, 27.

So che collabori col noto designer e conduttore televisivo Andrea Castrignano…

Si, Andrea si serve spesso dei parati e rivestimenti dell’Atelier Virginio La Rocca. Inoltre, prossimamente, sarò protagonista in alcune puntate del noto programma TV da lui condotto “Cambio casa, Cambio vita”, in onda sul La 5.

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Virginio La Rocca: da calciatore ad arredatore.

Quali sono i tuoi progetti per il futuro?

Il mio obiettivo è quello di continuare a crescere, cercando di creare una linea ben precisa dell’Atelier, per soddisfare i clienti, trasmettendo loro tutta la passione e l’amore che ho, per quello che faccio nella vita.

Claudia Sgalambro

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