Una visionaria casa editrice ha lanciato un nuovo formato di libro chiamato Penguin Minis, ispirato alla modalità di lettura sul supporto digitale. Ma facciamo un passo indietro.
Per gli amanti è un oggetto dalla ineguagliabile perfezione tecnologica, potenzialmente eterno, talmente funzionale da restare invariato per molti secoli dalla sua invenzione. Possiede il potere di ispirare, di mobilitare, di salvare, di commuovere o di infervorare e, anche qualora andasse distrutto, il suo contenuto potrebbe sopravvivere.
È un oggetto che possiede una sacralità intrinseca, che non ha bisogno di trovare legittimazione in un culto o in una rivelazione , perché esso stesso, per il credete, è il veicolo della rivelazione, e per il non credente è lo strumento della libertà del proprio intelletto. È lo scrigno dell’unica vera e potente magia umana, quella delle parole.
Il digitale cambia la percezione del libro
Per chi ama leggere e ha confidenza con la carta stampata, il libro è un oggetto inestimabile e non si fa certo fatica ad apprezzarlo, o a fruirne.Negli ultimi anni però, il testo scritto è spesso trasmigrato dalla carta stampata al supporto digitale, e talvolta si è snellito, semplificato e arricchito di immagini, per essere approcciato più facilmente.
Un trend che i “puristi” possono ritenere affatto positivo, considerando che rappresenta in parte l’adeguamento della letteratura ad una soglia di attenzione sempre più bassa.
Una ricerca condotta da Microsoft Canada ha per esempio evidenziato come dal 2000 ad oggi la soglia di attenzione sia generalmente diminuita di 4 secondi, scendendo da 12 secondi ad 8, diventando inferiore a quella di un pesce rosso.
Nulla di incoraggiante.
Rispetto al rapporto tra giovanissimi e libri ad esempio, se ne sono dette di tutti i colori. Pare che le giovanissime generazioni abbiano un vocabolario più limitato, che rende difficile e noioso l’approccio al testo scritto. Il libro inoltre richiede un certo tempo per essere scoperto, per comprendere se appassiona o no, a differenza di un videogioco che offre una scoperta ed una gratificazione più immediata.
Non si può inoltre ignorare poi come la consuetudine nell’utilizzo dei dispositivi digitali, come smartphone e tablet, abbia cambiato un po’ per tutti gli utenti il modo in cui si legge, vale a dire proprio la direzione e la velocità con cui gli occhi scorrono il testo e le dita “svoltano” le pagine (cartacee o digitali). Da qui anche l’idea per la creazione di Penguin Minis come nuova e innovativa tipologia di libro. Una differenza di gestualità, quella tra libro cartaceo e testo digitale, che sembra farsi fastidiosa soprattutto tra i più giovani e giovanissimi, nati “digitali”.
Migliorare il rapporto tra i giovanissimi e la carta stampata è questione ampia ed articolata. La carta vincente protagonista di una reale rivalutazione del libro agli occhi delle generazioni più giovani sarebbe senza dubbio quella di favorire la comprensione della reale importanza e dell’immenso potere e fascino che questo straordinario oggetto possiede.
Tuttavia, la proposta innovativa della casa editrice Penguin Random House è senza dubbio molto interessante dal punto di vista strumentale. Per Dutton Childrens Books, la sua linea dedicata ai ragazzi, Penguin Random House ha lanciato Penguin Minis, un nuovo formato rivoluzionario ispirato al flipbook.
In cosa consiste questo tipo di libro Penguin Minis
Penguin Minis consiste in un libro della grandezza di uno smartphone, alto circa un dito grazie all’utilizzo di una speciale carta ultra sottile, e con il testo disposto in orizzontale. Per leggerlo si scorrono le pagine in modo molto simile a quanto si fa leggendo il testo supportato da uno smartphone.
Non c’è che dire, colmare il gap tra le gestualità tipiche dei differenti supporti (cartacei e digitali) è una intuizione interessante, ed un aiuto per coloro che trovano in questo gap un fastidioso ostacolo alla lettura.
Ora, con Penguin Minis non avete più scuse!
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Clarissa Di Stora Gargano