Forse non tutti sanno che nella tradizione dell’ antichità orientale i profumi erano prodotti e miscelati dalla stessa figura che si occupava di visitare e guarire i malati, il medico-profumiere. Si tratta solo in apparenza di una banale coincidenza: “Miscelare l’una o l’altra cosa-si dirà – che siano essenze profumate o medicinali, non farà poi molto differenza.”
A distanza di secoli la medicina olistica riconsidera la connessione tra mente e corpo attraverso una peculiare branca della fitoterapia, l’aromaterapia, e le sempre più diffuse pratiche per il benessere del corpo esplorano le potenzialità benefiche dei profumi preferiti, denominando questo approccio profumoterapia. Scopriamo nel dettaglio questi due approcci, radicati in una sapienza antica.
L’aroma terapia, un medicamento che ha attraversato i millenni
L’aroma terapia è una forma di terapia che consiste nell’utilizzare oli essenziali estratti da alcune piante per curare disturbi fisici, attraverso la profumazione degli ambienti o degli oggetti, oppure attraverso l’applicazione cutanea. Si tratta di un antichissimo rimedio, ben noto agli Egizi e anche ai Greci e ai Romani, che non solo erano assidui consumatori di unguenti per il corpo aromatizzati, ma utilizzavano gli aromi essenziali per sanare l’aria e produrre medicinali.
Una forma di cura ben nota da millenni insomma, che ha vissuto una giusta rivalutazione in tempi più recenti. Massaggi agli oli essenziali, bagni caldi con aromi e varie altre forme di somministrazione, vengono accuratamente scelte in base al disturbo che ci si propone di alleviare.
La profumoterapia, una “introspezione olfattiva”
Ciò che invece costituisce una vera novità è la profumoterapia. A differenza dell’aromaterapia, che seleziona le essenze da somministrare in base a precise considerazioni sulla loro azione nell’ alleviare un malessere, la profumoterapia consiste sostanzialmente nel saper scegliere quali profumi ci fanno sentire bene.
Mentre l’aromaterapia si avvale delle proprietà medicinali degli aromi utilizzati, la profumoterapia si avvantaggia delle sensazioni positive che alcuni odori provocano come reazione nel nostro cervello. Fin dall’infanzia il nostro cervello, estremamente attento alla ricezione degli odori come quello di tutti gli animali, immagazzina una mole di informazioni olfattive che vanno a costituire quella che viene chiamata esperienza olfattiva.
Non si tratta solo di una catalogazione di odori diversi, ma di una complessa rete di informazioni ed emozioni legate ad esse, che per fare un esempio, determinano in noi uno stato di benessere quando avvertiamo anche fugacemente il profumo del bucato, di una torta appena sfornata o di qualsiasi altra cosa sia associata a serenità, piacere, comfort.
Possiamo quindi considerare quanto sarebbe piacevole per il nostro cervello se scegliessimo con attenzione i profumi che indossiamo, ma anche a soprattutto i profumatori che scegliamo di diffondere nei nostri ambienti domestici. Secondo la profumoterapia, il profumatore per ambienti che decidiamo di utilizzare potrebbe per esempio aiutarci a ritrovare il buon umore!
La stimolazione olfattiva, gli odori per ricordare
Il potere evocativo degli odori è notevole al punto tale che alcune strutture ospedaliere, come la Fondazione Ospedale San Camillo, utilizzano la stimolazione olfattiva nei programmi di neuroriabilitazione.
La stimolazione olfattiva è una pratica che è in grado di generare sinestesie, vale a dire di risvegliare tutti i sensi stimolandone in modo diretto solo uno. Si può ben immaginare che preziosa fonte di stimoli possa essere questa forma di stimolazione per coloro che devono fare i conti con lo smarrimento di ricordi e sensazioni a causa di un trauma o una patologia.
L’affascinante mondo degli odori e dei profumi è fatto di impercettibili molecole, in grado di trasmettere potenti emozioni. Con una “annusata” potremmo ritrovarci di colpo trasportati a quando eravamo bambini, o sulla nostra spiaggia dei sogni, o in una frizzante campagna.