Chi ha mai detto che una casa piccola non equivale a una casa comoda? Scopriamo i vantaggi dei microappartamenti comodi per studenti realizzati in Germania.
Nasce in Germania un progetto di piccoli appartamenti dedicati ai giovani studenti dell’Università Leibniz di Hannover.
Si tratta di edifici finanziati dal Ministero degli affari sociali, la salute e l’uguaglianza per la Bassa Sassonia per fornire alloggi economici negli agglomerati urbani alle famiglie con basso reddito e migliorare la qualità degli alloggi in affitto.
Gli appartamenti realizzati per gli studenti di Lodyweg possono essere anche offerti, a seconda della necessità, ad altri gruppi demografici come anziani, persone singole di ogni età o gruppi che decidono di condividere casa.
I microappartamenti comodi per gli studenti di Hannover
Lo studio ACMS Architekten ha deciso di realizzare un nuovo complesso residenziale per studenti laddove non si costruiva da oltre 20 anni. Il progetto consiste in nuovi 80 appartamenti e garantisce la disponibilità di spazi abitativi attraenti ed economici nei pressi dell’Università Leibniz.
Quanto è importante che una casa sia comoda da vivere?
I progettisti hanno infatti dedicato attenzione a questo parametro nella scelta della distribuzione degli ambienti interni. E’ infatti possibile cambiare la struttura della stanza, ad esempio combinando più unità spaziali senza problemi grazie alla costruzione leggera di tutte le pareti.
Questi microappartamenti comodi sono stati pensati per sostituire due edifici esistenti in condizioni fatiscenti. Un cortile interno riparato e comune si formava tra volumi vagamente raggruppati.
Giocando con i blocchi volumetrici, i progettisti hanno creato una varietà di percorsi e relazioni visive meravigliosa all’interno dell’insieme.
Ridurre al minimo lo spazio superfluo
Anche gli italiani secondo i dati della ricerca condotta dall’ Osservatorio sulla Casa di Leroy Merlin Italia desiderano una casa comoda priva di spazi superflui.
Come leggiamo dal report dell’Osservatorio sulla Casa, il 65% degli Italiani vive in un appartamento e la dimensione media della metratura è di 98 mq, ma le esigenze degli abitanti oggi stanno cambiando.
Le dimensioni ridotte della casa contribuiscono al risparmio energetico per il riscaldamento e al tempo da dedicare all’ordine e alla pulizia domestica.
Dunque gli architetti hanno ridotto al minimo lo spazio di circolazione all’interno degli edifici stessi posizionando le scale di accesso all’esterno mentre due blocchi sono serviti da una tromba delle scale aperta e condivisa. L’aspetto interessante è che i moduli dell’edificio sono disposti in modo flessibile in file o gruppi e integrati in modo sostenibile con gli alberi esistenti.
Come sono stati progettati questi microappartamenti?
Le funzioni inserite nell’edificio sono comuni al pian terreno e private ai piani superiori. Il piano terra ospita le sale di lavoro e gli ufficio amministrativi per i servizi agli studenti.
Ai piani superiori troviamo i microappartamenti comodi per gli studenti: questi possono essere combinati in modo diverso per creare unità abitative più grandi grazie alle pareti mobili, prive di incastri o elementi fissi di costruzione.
Questo concept di trasformazione dei microappartamenti con questi moduli può essere trasferito ad altri spazi urbani dove si deve ottenere una maggiore densità di sviluppo integrato con il contesto urbano esistente.
L’efficienza energetica dei microappartamenti
Un rapporto superficie/volume ottimizzato garantisce un fabbisogno energetico minore. Gli architetti hanno posto grande attenzione alla sostenibilità dei materiali scelti per questi appartamenti e alla loro progettazione. Hanno infatti raggiunto elevanti standard di KfW Effizienzhaus.
Questi nuovi edifici residenziali raggiungono lo standard di Passivhaus vicino a KfW 40.
Gli architetti spiegano infatti: “Con la loro cubatura, i nuovi edifici si basano sugli edifici esistenti e raggiungono uno standard KfW 40 che si avvicina allo standard di casa passiva. Inoltre, l’intera proprietà di nuovi edifici e di quelli convertiti è stata collegata connessa a livello energetico alla rete di teleriscaldamento del vicino impianto di incenerimento dei rifiuti con produzione combinata di calore ed energia.”
Si tratta di 80 appartamenti di cui 64 singoli di circa 20 mq e 4 quadrilocali di circa 96 mq che sono rispettosi dell’ambiente e consumano poco, garantendo un alto standard di comodità per gli abitanti.
Gli arredi, dai colori vivaci per le funzioni comuni e più tenui e rilassanti per quelli privati, sono stati scelti di materiali facilmente lavabili e dal design moderno e giovane, più vicino agli studenti che vivranno questi microappartamenti.
Serena Giuditta