Patrick Blanc, il maestro del Mur Végétal

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“Cresco, dunque esisto”

Patrick Blanc, 2008. Il bello di essere pianta. Torino: Bollati Boringhieri

I fenomeni di urbanizzazione, oltre allo sviluppo della società, sono stati la causa del consumo di suolo e della riduzione di aree naturali all’interno dei tessuti urbani.

Le città, sempre più cementificate e “impermeabili”, sono oggi delle vere e proprie isole di calore urbano in cui vi è la manifestazione di un microclima più caldo che all’interno delle stesse crea disagi per il comfort dei cittadini, divenendo così luoghi invivibili per tutti.

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L’isola di calore, infatti, porta i centri urbani ad essere più “caldi” rispetto alle periferie, una differenza di temperatura che si riflette in modo diretto e indiretto anche sulla salute umana. Tra le cause dovute a questo fenomeno vi è un aumento dell’energia utilizzata per rinfrescare gli immobili, l’elevata emissione di agenti inquinanti e gas serra nell’atmosfera, la presenza di inquinanti all’interno dei flussi idrici, aumento delle temperature delle acque superficiali, dissesti idrogeologici, e così via.

Per controbattere tale problematica, da qualche anno, molte città stanno intensificando la presenza di verde all’interno del proprio tessuto. Una delle pratiche che si sta diffondendo sempre più è quella relativa al recupero delle coperture degli edifici (tetti e pareti) trasformandoli in veri e propri giardini urbani. Una soluzione che oltre al miglioramento del senso estetico segue i principi della bioarchitettura limitando l’impatto ambientale delle aree e strutture cementificate. Una soluzione che è in grado di far dialogare architettura e natura.

Come ben noto il verde mitiga gli effetti ambientali, contribuisce con azioni depurative dell’atmosfera, attenua l’inquinamento acustico e termico, protegge il suolo conservando e preservando biodiversità ed è fondamentale per la creazione di microclimi che regolarizzano le temperature urbane, inoltre, riveste un ruolo fondamentale per il beneficio socio-psicologico delle persone.

Il Mur Végétal di Patrick Blanc

Precursore di questa “green solution” è Patrick Blanc, un botanico e paesaggista francese che ha inventato il giardino verticale (Mur Végétal). Pratica che nel tempo si è estesa anche sulle coperture orizzontali degli edifici.

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The Oasis of Aboukir Source: https://it.pinterest.com

Blanc ha realizzato più di 200 giardini verticali in giro per il mondo (Parigi, Madrid, Londra, Nuova Delhi, New York e Sydney) dando in questo modo un nuovo volto alle città cementificate. Ha brevettato un sistema che integra perfettamente le tecniche e le soluzioni tecnologiche artificiali con le esigenze naturalistiche delle specie vegetali.

Oggi le sue “green solutions” sono manifesto di un nuovo modo di concepire e realizzare architettura, soprattutto perché in grado di migliorare le prestazioni tecniche degli immobili, attraverso una integrazione diretta tra progettazione architettonica e vegetazione.

Il suo primo progetto è stato realizzato nel 1985 alla Cité de Sciences et de l’Industrie di Parigi e il suo obiettivo è stato, ed ancora oggi, quello di permettere alla natura di essere l’attore principale delle scenografie urbane delle città.

Il suo Mur Végétal è concepito per avere, quindi, funzioni tecniche ed estetiche attraverso la creazione di meravigliosi quadri naturali che cambiano a seconda delle stagioni e della crescita delle piante. Sono un innovativo sistema tecnico e tecnologico che attraverso la natura permette di dare qualità ai progetti architettonici.

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Caixa Forum Source: https://madridfree.org/

Vantaggi di una parete verde

Una parete verde permette di avere numerosi vantaggi, sia per quanto riguarda l’edificio in cui è installata sia per quanto riguarda la città stessa che ospita tale edificio. Riassumendo possiamo dire che tra i vantaggi ci sono:

  • l’eliminazione dei fenomeni di radiazione solare;
  • miglioramento del comfort termico e protezione da sbalzi termici;
  • l’isolamento termico e acustico;
  • la capacità di catturare le polveri sottili migliorando la qualità ambientale;
  • depurazione e aumento della presenza di ossigeno nell’aria;
  • la protezione dagli agenti atmosferici e ambientali;
  • miglioramento del benessere psico-fisico dell’uomo;
  • miglioramento estetico dell’edificio;
  • risparmio economico;
  • possibilità di realizzare orti per la produzione di cibo;

Le pareti verdi sono in grado di contenere differenti specie vegetali che variano a seconda delle caratteristiche e delle esigenze della committenza. Infatti, un giardino verticale può permettere la coltivazione di una vasta scelta di piante, preferibilmente perenni e sempreverdi, per ridurre al minimo le necessità di sostituzione da quelle a ciclo breve. Oggi, grazie all’utilizzo della domotica, possono essere controllati anche da remoto. Questo vantaggio permette di poter controllare la manutenzione delle stesse mediante l’uso della tecnologia controllando così lo stato dell’impianto impianto e la condizione fisica delle specie vegetali.

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Patrick Blanc Source: https://www.verticalgardenpatrickblanc.com

Le pareti verdi quindi sono un sistema tecnologico che permettono ai complessi architettonici di divenire sempre più dinamici e flessibili e attraverso la sinergia tra l’azione artificiale e quella naturale di creare un rapporto armonico sempre più sinergico tra l’uomo e la natura per offrire in modo sempre più spinto esperienze di living dinamici e unici.

Ph.D Arch. Antonio Ippolito

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