AgriEuro è l’e-commerce leader in Europa nel settore delle macchine per agricoltura e giardinaggio.
Habitante ha conosciuto oggi una realtà aziendale interessante, che dal 2008 ad oggi è riuscita a ritagliarsi un posto di rilievo nel panorama degli e-commerce per la vendita di macchine agricole e per il giardinaggio. Abbiamo intervistato per i nostri lettori, Giacomo Pompei, Digital Project Manager di AgriEuro.
Quando e come è nata AgriEuro e di cosa si occupa oggi?
“Quella di AgriEuro, e-commerce per la vendita di macchine per l’agricoltura e il giardinaggio, è una bella storia imprenditoriale. Mi piace raccontarla come una felice implementazione. È nata nel 2008 su iniziativa di Filippo Settimi, l’attuale CEO dell’azienda. All’inizio, stiamo parlando degli anni Settanta, AgriEuro è nata come negozio fisico di macchinari agricoli. Tempo dopo è nata l’idea di vendere le stesse macchine online.
Le prime vendite nel modo dell’online hanno avuto un certo successo, dunque è nata l’esigenza di registrare un dominio creando un proprio sito internet per vendere le nostre macchine non tramite i marketplace, ma utilizzando un sito di proprietà.
Da lì è nato tutto: dal 2009-2010 fino ad oggi, grazie a questa intuizione, abbiamo dato vita ad un’azienda che attualmente offre lavoro ad oltre 140 persone. Ad oggi esiste ancora il negozio fisico, che come fatturato ormai ha una rilevanza molto limitata, ma a cui siamo particolarmente affezionati perché rappresenta il simbolo da cui tutto è iniziato.
AgriEuro ha cominciato quindi con la vendita di macchine agricole per sfociare poi nel giardinaggio. Adesso il nostro catalogo comprende oltre 80 categorie merceologiche che vanno ben al di là del giardinaggio e dell’agricoltura. Abbiamo generatori di corrente, impastatrici per la cucina, forni, barbecue e tutta una serie di linee di prodotti che abbiamo introdotto man mano negli anni per ampliare la nostra offerta tenendo in considerazione l’utente tipo.”
Che ruolo ha lei all’interno dell’azienda?
“Il mio job title è Digital Project Manager. Principalmente mi occupo di coordinare i progetti di innovazione più complessi dell’azienda, dove può esserci dietro la revisione di un processo, l’implementazione di funzionalità informatiche, una nuova partnership, un qualsiasi lavoro richieda una progettualità e una trasformazione all’interno dell’azienda. Dunque, come Project Manager, mi occupo di coordinare sia le risorse interne all’azienda coinvolte nel progetto per raccogliere i requisiti, sia i fornitori, ovvero chi deve implementare qualcosa per nostro conto. Mi occupo inoltre di coordinare direttamente le attività dell’ufficio marketing all’interno del quale si svolgono una buona parte di questi progetti. Quindi la mia figura serve per trasferire alle figure esterne che lavorano per noi, i requisiti chiari, ben definiti e condivisi che poi possono essere facilmente implementati.”
Quali sono i valori su cui si fonda la vostra azienda?
“Responsabilità, sicurezza, passione, desiderio di migliorarci, sono valori imprescindibili per la nostra azienda. Ma vorrei focalizzarmi anche sul valore della “specializzazione” e “dell’attenzione”.
Noi siamo orgogliosi, infatti, di essere gli specialisti di quello che vendiamo. Siamo appassionati dei prodotti che trattiamo e siamo un sito specializzato, un sito dove l’utente può acquistare più facilmente un prodotto perché accompagnato in un processo guidato e serio.
Il secondo valore aziendale, come anticipato, è “l’attenzione” che garantiamo ai nostri clienti nel post-vendita. Ci distinguiamo dagli altri competitors proprio per il nostro impeccabile servizio di assistenza successivo alla consegna della macchina. In parole povere, dopo aver venduto una macchina, noi di AgriEuro assicuriamo l’assistenza per tutta la vita del prodotto, sia quindi durante la garanzia che a garanzia terminata. Un utente che necessita di assistenza deve semplicemente chiamarci e riceverà l’aiuto di cui ha bisogno. Questo fa in modo che AgriEuro possa distinguersi dagli altri marketplace.”
Da sempre AgriEuro è impegnata nello sviluppo di una filiera di lavoro ecologica. Cosa vuol dire per AgriEuro “sostenibilità”?
“AgriEuro, in qualità di distributore e non di produttore, certamente non può intervenire sulla parte costruttiva dei macchinari. Quello, invece, che facciamo è anzitutto selezionare i prodotti da inserire in catalogo sulla base di alcune considerazioni di sostenibilità. Prima, infatti, di valutare l’inserimento di un macchinario nella nostra proposta, andiamo a vedere come è fatto il motore, qual è il consumo, qual è la potenza e così via.
Oggi stiamo ampliando il catalogo in tutti i settori in cui operiamo con prodotti a batteria, ricercando quindi tutti i produttori di macchine alimentate elettricamente, quindi più sostenibili, perché è anche questo che il mercato richiede.
Altro aspetto che curiamo è il packaging. L’imballaggio originale non ha le caratteristiche necessarie al trasporto del prodotto in sicurezza, di conseguenza è nostro compito imballare la macchina. Per fare questo, abbiamo dotato i nostri magazzini di un macchinario, su cui abbiamo investito davvero tanto, che consente elettronicamente di rilevare le precise dimensioni della macchina da imballare per far in modo che non ci sia alcuno spreco.
L’imballaggio (per i macchinari da 0 ad 80 kg) sarà esattamente della stessa misura del prodotto in spedizione: in tal modo si riduce non solo lo spreco del cartone esterno ma anche del materiale plastico (totalmente eliminato) che, nel caso di un pacco troppo grande rispetto al contenuto, dovrebbe essere inserito all’interno per proteggere il prodotto.
L’imballo è costituito interamente da cartone per l’80% riciclato. Non solo. Il nastro utilizzato per sigillare la confezione è un nastro carta. È stato eliminato anche l’utilizzo di pallet in legno inserendo dei “piedini” in cartone che consentono ai muletti di sollevare il prodotto come se fosse su un bancale.”
E per quanto riguarda il trasporto, siete riusciti a ridurre l’impatto ambientale causato dagli spostamenti su strada?
“Nel trasporto l’azienda riesce ad essere sostenibile in quanto punta alla riduzione dei percorsi dai nostri magazzini al cliente. E lo abbiamo fatto creando 3 magazzini sparsi soprattutto al Nord Italia, Novara, Bologna, Piacenza, la cui gestione è affidata a FERCAM, e 2 magazzini a gestione diretta (Spoleto e Bastia Umbra, in provincia di Perugia).
Stessa cosa per l’assistenza. Attraverso l’implementazione della nostra rete centri assistenza con nuovi Partner, abbiamo potuto minimizzare l’impatto ambientale per quanto riguarda il trasporto in caso di ritiro del prodotto per riparazioni. Avendo creato una rete di centri assistenza molto capillare sul territorio riusciamo a ridurre gli spostamenti.
Su un migliaio di ordini al giorno, abbiamo circa 200 richieste di assistenza di cui circa 20 comportano un rientro della macchina. Per cui considerando 20 movimenti al giorno per 365 giorni l’anno, riducendo il chilometraggio del 90% su questi trasporti, l’impatto ambientale risulterà essere decisamente minore.”
AgriEuro si è classificato tra i 100 e-commerce più popolari in Italia. Un importante riconoscimento per la vostra azienda.
“Sì, si tratta di una classifica prestigiosa elaborata da Casaleggio Associati. Con un numero medio di visitatori unici al mese pari a 692.502 e un tempo medio di permanenza sul sito di circa 9 minuti, AgriEuro vede riconosciuto un posizionamento importante tra i grandi player del mercato online.
Ci teniamo a precisare che il nostro carrello medio si aggira sulle 500 euro circa, quindi AgriEuro punta sulla qualità più che sulla quantità di visite al giorno in quanto chi arriva sul nostro e-commerce giunge con l’idea di acquistare un prodotto che costa parecchie centinaia di euro. Il nostro visitatore è quindi più specializzato. Il nostro è un business molto verticale.”
Come ha chiuso AgriEuro il 2022? Vuole dare qualche numero ai nostri lettori?
“AgriEuro ha chiuso il 2022 con un fatturato di 128 milioni, con una crescita annua del 23%. Questo nonostante il mercato di riferimento abbia avuto un calo del 15%.
Il mercato estero – il nostro comprende Germania, Spagna, Francia e UK – è cresciuto del 35% rispetto all’anno precedente. Questi 4 Paesi (con il 56% del fatturato), quest’anno, per la prima volta, hanno praticamente superato l’Italia che ha sempre ricoperto più della metà del fatturato.
Il fatto di esserci aperti al mercato estero, ormai dal 2012, ha sicuramente influito sulla performance aziendale.”
È di pochi giorni fa la notizia che AgriEuro ha raddoppiato il polo logistico di Piacenza in collaborazione con FERCAM.
“Sì. Come accennato, stanno crescendo i volumi e di conseguenza è nata la necessità da parte nostra di ampliare la rete logistica dei magazzini per servire al meglio i clienti. E ci tengo a sottolineare che la crescita e l’implementazione aziendale va di pari passo con un altro valore essenziale, ovvero la sicurezza. Il nostro catalogo conta ormai circa 12 mila articoli il cui peso va da un chilogrammo alla tonnellata; quindi, stiamo cercando di specializzare i nostri magazzini per tipologia di prodotto. Questo favorisce la sicurezza del lavoratore in quanto all’interno di un magazzino tenere prodotti che hanno un peso abbastanza omogeneo consente di standardizzare le attrezzature e le procedure operative, evitando errori e rischi per la sicurezza.
Il polo logistico di Piacenza, per esempio, si sta specializzando nei prodotti leggeri. Si tratta di un magazzino a più piani che contiene solo ed esclusivamente articoli da 0 a 80kg e, quindi, gli operatori non solo lavorano in maniera più efficiente ma, allo stesso tempo, operano nella massima sicurezza in quanto ogni macchinario presente in quel polo logistico è adatto al trasporto di macchine di non oltre 80 kg. Allo stesso modo, per esempio, altri magazzini, sono specializzati nei prodotti più pesanti e quindi dotato di tutt’altro tipo di attrezzature e altri tipi di procedure operative.”
Cosa possiamo aspettarci nei prossimi anni. Qual è il futuro di AgriEuro?
“Fare delle previsioni esatte è un po’ complicato con i soli dati in possesso ad oggi. Quello che posso dire è che ci aspettiamo una situazione di mercato non particolarmente rosea, per via delle tensioni internazionali che ci stanno un po’ accompagnando in questo mesi. L’inflazione e il potere di acquisto in riduzione, ci fa presagire un mercato di riferimento non in crescita.
Per quanto riguarda la nostra azienda, nello specifico, cercheremo di crescere ancora mettendo in campo delle iniziative in linea con i nostri valori che ci consentiranno di incrementare il nostro business.
Faccio un esempio: sul nostro sito stiamo implementando e potenziando notevolmente le funzionalità di scelta del prodotto. Daremo anche la possibilità ai nostri clienti di acquistare dei servizi di montaggio e accensione del prodotto, cosa che, ad oggi, nessun altro e-commerce è in grado di offrire. Tutto questo per avvicinarsi il più possibile al cliente, garantendo dei sevizi che altri competitors non propongono al momento.”
Habitante ringrazia Giacomo Pompei, Digital Project Manager di AgriEuro,
per la sua cortese disponibilità.
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