Il mestiere dello stylist: raccontare il design e l’interior design
Camila Corradi, stylist e interior designer nonché fondatrice del blog La Tazzina Blu, con il suo lavoro riesce ormai da alcuni anni a raccontare il design e l’interior design in un modo unico e coinvolgente. La si riconosce per il suo stile ordinato e pulito, ma allo stesso tempo caldo e accogliente, come quello della casa dei sogni. L’abbiamo incontrata per farci raccontare il suo lavoro di esperta di tendenze nel settore casa.
Tendenze arredamento 2023
Quando hai iniziato il tuo percorso come comunicatore nel campo del design e dell’interior design?
La tazzina blu nasce nel 2011, l’anno in cui ho deciso di avvicinarmi al design da “appassionata”, scrivendo e condividendo foto di ciò che mi colpiva/ispirava di questo meraviglioso mondo. All’epoca non avevo nessuna conoscenza al riguardo e i blog che seguivo (gli unici esistenti all’epoca) erano principalmente americani. Io ho voluto semplicemente creare un mio universo parallelo.
Quali sono i tuoi stili di riferimento nell’interior design e perché?
Più che stili io parlerei di “vibes”. Adoro gli interni che trasmettono una dimensione domestica curata ma in modo “effortless”, senza un allestimento costruito. Per questo forse mi riconosco molto nello stile scandinavo: riesce a rendere l’idea di ambiente “vissuto” in modo molto naturale, pulito e semplice. Non amo le case-showroom, preferisco sempre un sano eclettismo che rifletta la personalità di chi vive all’interno degli spazi.
Il blog è stato uno dei punti di partenza del tuo percorso professionale come è nato e come vedi cambiato il mondo della comunicazione in questo campo oggi rispetto ad allora?
Nonostante il mondo della comunicazione sia cambiato, mi piace pensare che il mio modo di farlo non sia cambiato affatto. Quando ho fondato il mio blog l’ho fatto più per gioco che per un fine preciso. Volevo semplicemente trattarlo come un diario segreto, un quaderno per appuntare le mie ispirazioni. Non avrei mai immaginato che potesse diventare un lavoro, eppure questo mio modo spontaneo e autentico di comunicare sembra che piaccia ancora molto. Anzi, posso dire che l’autenticità sia tornata di tendenza di questi tempi: le nuove generazioni si sono stancate dei profili “costruiti”, delle foto ritoccate, degli styling forzati. Ora amano vedere e condividere scatti naturali, senza filtri.
Quanto sono importanti i Social nel tuo lavoro? Qual è il tuo preferito e perché?
Credo che Instagram e Pinterest siano e saranno sempre i migliori canali per promuovere un mondo “visual” come quello del design. Mi piacciono entrambi, anche se apprezzo moltissimo il fatto che Pinterest sia l’unico social in cui manca il fattore “narcisistico” . Perché il focus rimane sempre sull’ispirazione. Lo si frequenta più per ricercare la bellezza che per ostentarla.
Nei tuoi progetti così come nelle collaborazioni con brand di design quali sono gli aspetti fondamentali che cerchi di comunicare a chi ti segue?
Mi piace trovare punti di incontro tra me e i brand con cui collaboro, per questo motivo tendo a selezionare bene i clienti. Provo sempre a mettere la mia firma sulle collaborazioni perché non ho mai amato la modalità “Pubblicità” fine a se stessa, preferisco trovare una mia reinterpretazione del prodotto contestualizzandolo nel mio mondo e raccontandolo con il mio linguaggio.
Secondo te i nuovi trend dei prossimi anni nel mondo della casa saranno influenzati da quello che abbiamo vissuto in questi due anni di pandemia?
Sicuramente la pandemia ed il lockdown hanno rivoluzionato il concetto di casa, di abitare e coabitare in uno spazio. Ora l’attenzione è sempre più focalizzata sul benessere, su cosa ci fa sentire bene, a nostro agio. Colori, tessuti e forme si trasformano in strumenti per creare il nostro tempio domestico. Stando forzatamente a casa abbiamo capito quali sono le nostre priorità e l’importanza di una distribuzione degli spazi più fluida, da modellare sul nostro stile di vita.
Che ruolo ha per te la sostenibilità nei tuoi progetti e nella tua idea di casa?
Direi che ha un ruolo fondamentale. Nel 2022 non possiamo più permetterci di fare scelte poco sostenibili in nessun campo, né nel design né nell’ambito fashion.
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Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?
- Secondo il focus dell’Osservatorio mensile Findomestic di Marzo 2022 dedicato alla sostenibilità il 66% delle persone intervistate è d’accordo con l’affermazione “Lo Stato è l’istituzione che dovrebbe promuovere acquisti green e sostenibili”.
- Sempre secondo il focus dell’Osservatorio mensile Findomestic 9 italiani su 10 si dichiarano eco-friendly di cui il 31% “molto” e il 59% “abbastanza”. Il 49% degli intervistati ricerca l’ecosostenibilità soprattutto nei servizi di luce e gas, il 47% quando si trova ad acquistare gli elettrodomestici per la casa e il 42% a fare la spesa alimentare.
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