Formae: quando il metallo diventa prodotto di design

Metallo prodotto di design|Metallo prodotto di design

Il metallo diventa prodotto di design

Per farci raccontare come il metallo diventa prodotto di design abbiamo incontrato Laura Tramonti, titolare e fondatrice di Formae, giovane brand nato in Toscana, nelle valli aretine.

Lontano dalle geografie tradizionali del design italiano, nasce nel 2018 Formae, brand che propone fin da subito una visione originale sul mondo dell’arredo. Una scelta che si traduce in complementi in metallo in grado di abbinare ispirazione pop ed anima progettuale ad una personalità lieve a al tempo stesso distintiva. Il mondo Formae si configura in oggetti composti da semilavorati industriali reinterpretati alla luce di un gesto artigianale che ne ingentilisce e personalizza la lavorazione in questo modo il metallo diventa prodotto di design.

Come nasce l’esperienza del brand Formae?

Il mio babbo fa il carpentiere da sempre, fin da bambina ho gravitato in officina e così mio fratello Simone. Sono cresciuta con l’idea che con il ferro si possono fare un sacco di cose, e quasi nulla è impossibile da realizzare. Da sempre se serve qualcosa la prima cosa che mi chiedo è se possiamo realizzarla con il materiale che lavoriamo, il mio babbo va in officina e con quello che ha a disposizione difficilmente non riuscirà a farla.

Finito il liceo, ho fatto la scelta più razionale che si potesse fare, con una piccola azienda di famiglia come la nostra, mi sono iscritta ad ingegneria: così mi sono laureata e ho iniziato ad affiancare mio fratello Simone su vari progetti.

Poi ho fatto un ulteriore step, ho pensato a come mettere a frutto il savoir faire aziendale, la mia impostazione da ingegnere e la mia passione per il design e l’arredo: tutto è nato dalla voglia di creare qualcosa di bello dal materiale che ho sempre visto lavorare dal mio babbo e l’idea che qualcuno scelga i nostri prodotti per metterli in casa propria è per me un onore, perché so con quanta cura scelgo io gli oggetti di cui circondarmi in casa mia.

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Il metallo è un materiale versatile soprattutto se lavorato da chi lo sa maneggiare. Possiamo consideralo un materiale sostenibile? Nelle lavorazioni ci sono scarti di prodotto? Se si come posso essere riutilizzati?

Il metallo, oltre che essere un materiale molto versatile è anche assolutamente sostenibile: acciaio e alluminio se smaltiti correttamente e riciclati al meglio hanno, in pratica, vita eterna.

Il riciclo dei metalli consente di smaltire i rifiuti senza recar danno all’ambiente e di risparmiare in termini di energia nelle fasi di produzione (produrre un metallo puro dal minerale è un ciclo energeticamente dispendioso) e dal punto di vista economico, dato che i costi di estrazione di un metallo sono nettamente superiori rispetto ai costi di recupero.

I nostri processi produttivi prevedono degli scarti di lavorazione, soprattutto nel taglio a partire da fogli di lamiera. Tali scarti vengono però affidati ad aziende specializzate nel recupero dei rottami metallici e ferrosi che vengono lavorati e trasformati in una materia prima in grado di rivelarsi tecnicamente ed esteticamente analoga ai metalli “nuovi”.

Metallo prodotto di design
Formae: quando il metallo diventa prodotto di design – Foto per concessione di Formae

Quali tipi di lavorazioni artigianali adottate durante la realizzazione dei prodotti?

La realizzazione dei nostri prodotti prevede sia fasi di produzione tecnologicamente più avanzate, con macchinari per il taglio e la piega a controllo numerico, sia fasi molto manuali, in cui l’esperienza artigiana della nostra azienda fa la differenza: sono soprattutto le fasi di saldatura e pulitura dei prodotti prima dell’ultima fase di verniciatura.

Le collezioni sono pensate per tutte le stanze di casa, quali sono le ultime novità del brand?

L’ultima novità è un progetto realizzato per noi dal designer Alberto Ghirardello, è in fase di prototipo e ancora non possiamo svelarvi nulla. I lettori di Habitante dovranno avere un po’ di pazienza prima di vedere il risultato finale.

L’alluminio: il costo della materia prima è un’incognita sulla ripresa economica

Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?

  • La guerra scatenata dalla Russia in Ucraina ha fatto aumentare i costi delle materie prime. Il palladio è salito del 10% e si avvicina ai 3.300 dollari l’oncia. Sfiora il +4%, invece, l’alluminio a oltre i 4 mila dollari a tonnellata. A segnare l’aumento più pronunciato il nichel (+25%), che con i futures sui contratti da 1.500 chili balza a quasi 38 mila dollari. Il rame invece cresce marginalmente dello 0,89% mentre vola l’oro che sale a 2.000 dollari l’oncia.
  • L’acciaio è un materiale riciclato più della carta, dell’alluminio, della plastica e del vetro messi insieme. La percentuale di imballaggi di acciaio riciclati nel 2011 ha raggiunto il livello di oltre il 70%. Quella dell’industria dell’automobile il 94.5 %, quella delle costruzioni il tasso del 98%.

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