Prodotti biologici in Lazio: le principali 10 aziende bio laziali

Prodotti biologici in Lazio|Prodotti biologici in Lazio

La produzione di prodotti biologici è in Lazio

In Italia, una delle regioni che vanta la maggior produzione di prodotti biologici è il Lazio.

In questo territorio stando ai dati del 2021 rilasciati da Sinab, Eurostat e Istat c’è una delle più vaste superfici coltivata a biologico. Si tratta complessivamente di 144mila ettari che rappresentano ben il 7,2% della Sau biologica nazionale.

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Le aziende del biologico laziali

Stando ai dati del 2019, nel Lazio sono presenti ben 5.122 aziende bio. Una presenza in costante aumento. Di queste aziende, circa il 79% è rappresentato da produttori esclusivi, l’11% da produttori-preparatori e il 10% da preparatori esclusivi.

Ecco quindi alcune delle principali aziende agricole bio dell’area romano laziale:

  1. A.R.I.A.
  2. Galline Felici
  3. Fattoria di Fiorano
  4. L’Orto di Clapi
  5. Casale dei Pozzi
  6. Orti de I Terzi 
  7. Agricoltura Capodarco
  8. Casale Nibbi
Prodotti biologici in Lazio
Prodotti biologici in Lazio: le principali 10 aziende bio laziali – Shutterstock di Sanest_Photo

Dove trovare prodotti biologici vicino a Roma

Si trova nella Riserva naturale di Decima Malafede A.R.I.A ( Agricoltura Responsabile per l’Integrazione e l’Ambiente). Un’azienda fondata nel 2014 che, oltre a promuovere esperienze di integrazione sociale per persone a rischio di esclusione, produce frutta e ortaggi. Su una superficie di ben 2,5 ettari l’orto produce solo coltivazioni con metodo biologico.

Non lontano dal centro della capitale anche Galline Felici, azienda agricola romana tra Boccea e la Cassia. L’azienda si occupa di galline ovaiole. A differenza di quello che succede in un allevamento intensivo, come riporta il nome stesso dell’azienda qui le galline sono felici, in quanto libere di razzolare e produrre uova senza pressioni. 

Nella campagna all’interno del Parco dell’Appia Antica la Fattoria di Fiorano occupa una vasta porzione di terreno. L’azienda si occupa in primis di dal comparto enoico ma coltiva in primis un orto. Ad esempio qui si produce miele, succhi di frutta e conserve. L’azienda occupa uno degli edifici storici disseminati nella tenuta, che è stato recuperato appositamente.

Uscendo da Roma, nel comune di Campagnano di Roma si trova L’Orto di Clapi. Un’azienda agricola che esiste ormai dal 2015. Una sorta di microfattoria, progettata in permacultura che lavora in agricoltura rigenerativa, con rotazioni veloci al fine di ottenere grande varietà di prodotti.

Aziende biologiche fuori Roma

In un casale del Settecento nelle campagne di Cerveteri l’azienda Casale dei Pozzi produce frutta ed erbe aromatiche. Su 7 ettari una trentina di erbe aromatiche differenti e alberi da frutto coltivati con metodo biodinamico.

Non troppo lontano da Cerveteri e dal lago di Bracciano l’Orti de I Terzi, nome dal piccolo borgo che lo ospita. L’Azienda che gestisce dal 2010 ben 8 ettari di terreno coltivati a ortaggi in regime biologico e biodinamico con circa quaranta varietà su rotazione stagionale.

Agricoltura Capodarco si trova invece nel territorio di Grottaferrata. Si tratta di una cooperativa che fa agricoltura sociale e biologica. Qui i proprietari si occupano di agricoltura sociale ma anche di produzione prodotti bio .

Si va dai prodotti orticoli ad olio, vino, succo d’uva, miele e biscotti tutti con certificazione biologica. Allevamento avicolo e cunicolo, oltre alla presenza di un agriturismo ed un ristorante.

Ci si deve spostare nella zona di Amatrice in provincia di Rieti per trovare Casale Nibbi in adiacenza al Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. L’azienda da cinque generazioni opera nel settore agricolo zootecnico.

Vanta di circa 80 ettari di terreni destinati a stalle per animali e locali e laboratori per lo stoccaggio e la trasformazione delle materie prime. I terreni sono coltivati a frutteto di cui circa 8 ettari divisi fra mele e ciliegie, colture ortive per la produzione di patate e per la restante parte utilizzati per la coltivazione di cereali, colture foraggere per l’alimentazione del bestiame e pascolo. Nelle stalle trovano ricovero bovini da latte, allevati allo stato semibrado compatibilmente con le caratteristiche climatiche della zona ed alimentati con foraggi multiflora prodotti in azienda e cereali. Dalla produzione del latte si ottengono anche i prodotti lavorati nel caseificio aziendale.

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Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?

  • Nel 2021 la Giunta della Regione Lazio ha deliberato il testo definitivo del regolamento dei biodistretti. Il testo riporta le disposizioni per la disciplina e la promozione dei biodistretti, in attuazione della legge regionale 11/2019. Distretti che hanno la finalità di diffondere la cultura del biologico e stabilire un modello di sviluppo sostenibile e compatibile con le esigenze dei territori e delle comunità presenti.
  • Nella regione Lazio il 23,2% della superficie agricola è utilizzata per coltivazioni bio. Dopo Calabria e Sicilia, il comparto laziale è il terzo in Italia, per incidenza della Sau biologica rispetto al totale nazionale. Al quinto posto invece per l’ estensione delle superfici bio e al settimo per numero di operatori coinvolti.
  • Dai dati forniti dal Sistema Informativo Agricoltura Biologica nel 2020 emerge che l’Italia è al terzo posto come produttore biologico nell’Unione Europea. Al quinto posto su scala mondiale per quanto riguarda il valore di mercato dei prodotti.

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