Il business delle case vacanza
Le case vacanza sono un’ottima fonte di guadagno, specialmente in questo momento storico. La popolazione mondiale è stata costretta tra le quattro mura di casa per il lockdown, ora ha solo voglia di scappare in vacanza. Per questo motivo è utile sapere come aprire una casa vacanze senza Partita Iva.
C’os’è la casa vacanze e come funziona?
Innanzitutto è bene partire dall’articolo 53 del Codice del Turismo, il quale specifica che, una casa vacanze è un immobile che il proprietario affitta a turisti, per breve tempo. Chiaramente, se l’affitto in questione non dura più di trenta giorni, viene denominato “short let“. Il quale non necessita di alcun contratto scritto. Se invece, il periodo supera i trenta giorni, allora è obbligatorio stipulare un contratto scritto e registrarlo presso gli uffici dell’Agenzia delle Entrate. Riassumendo, i periodi possono essere i seguenti:
- Il periodo può variare dal molto breve
- Al breve
- Al medio lungo periodo
Oltre, a chiarire cos’è e come funziona una casa vacanze, è utile specificare la definizione di colui che se ne occupa, vale a dire la figura dell’imprenditore. Secondo il codice civile, è imprenditore colui che esercita in maniera professionale un’attività di produzione o scambi di beni i o servizi.
Come aprire una casa vacanze senza Partita Iva: tutto quello che devi sapere
Molti si chiedono se, per affittare una casa di proprietà e quindi renderla agibile come casa vacanze, sia necessario aprire una Partita IVA. Occorre prima delineare un individuo che opera in maniera occasionale o imprenditoriale. La figura che esercita in maniera occasionale, quindi non imprenditoriale non è in alcun modo obbligato ad aprire una Partita IVA. Al contrario, chi esercita la professione in maniera continuativa e stabile, è un imprenditore e come tale deve aprire una Partita IVA per esercitare. È bene considerare che, da regione a regione cambiano le normative. Oltre a questi suggerimenti, è importante seguire gli obblighi imposti in materia. Vale a dire, l’obbligo di accreditare la struttura dalla Questura del territorio scelto e chiedere sempre le generalità agli ospiti.
Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?
- Secondo un report di Tecnocasa, nel 2020 i tempi di vendita si sono portati nelle grandi città a 112 giorni. Invece, nei capoluoghi di provincia a 149 gg ed infine a 154 gg nei comuni dell’hinterland delle più grandi città. Tra le metropoli, le tempistiche più lunghe sono state registrate a Bari (178 gg) e Verona (142 gg). Le città “rapide da questo punto di vista” sono Milano (56 gg) e Bologna (57 gg). Rispetto agli anni precedenti si registra un netto miglioramento per tutte le realtà, anche se da settembre 2020 sono iniziati i primi rallentamenti dovuti soprattutto ad una maggiore prudenza da parte dei potenziali acquirenti.
- Quando si vuole mettere in mercato un immobile per essere affittato, la soluzione migliore è scegliere colori neutri e mobili semplici ma confortevoli. Dal momento che divani e letti possono subire più usura rispetto a una locazione a lungo termine, preparati a sostituirli ogni 3-5 anni. È bene evitare i divani e i mobili di colore chiaro in quanto è più probabile che necessitino di una pulizia regolare per avere un bell’aspetto.
- Nella maggior parte dei casi per affittare un immobile ad uso vacanziero non è necessaria la licenza edilizia. Tuttavia, è opportuno verificare se ci sono dei patti negli atti della proprietà o nei termini del contratto di locazione se non si è il proprietario del contratto di locazione. Occasionalmente esistono patti che vietano l’uso della proprietà come locazione di vacanza. Le proprietà più vecchie hanno spesso strane e meravigliose alleanze restrittive scritte negli atti.
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