Green City in Italia: il futuro dell’ecosistema urbano

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Città Verdi – il futuro dell’ecosistema urbano

Quando si parla di lotta al cambiamento climatico è importante guardare il ruolo delle singole città. Infatti, secondo l’ONU i centri urbani sono responsabili del 60-80% del consumo energetico e del 75% delle emissioni di carbonio. Già da alcuni anni si sente parlare di Green City. Ecco quelle che in Italia stanno diventando il futuro dell’ecosistema urbano.

European Green Capital e European Green Leaf Award

Stoccolma, Copenaghen, Lubiana, Amburgo sono solo alcune delle città più verdi d’Europa. L’European green Capital Award e lEuropean Green Leaf Award premiano rispettivamente la città con più di 100 mila abitanti, di solito una capitale, e la città con meno di 100 mila abitanti, più verdi in Europa.

Sono tenuti in considerazione tanti diversi criteri, dall’inquinamento dell’aria all’inquinamento acustico, fino ad arrivare al recupero dell’acqua piovana. Città che si sono distinte in pratica per le proprie infrastrutture quali il sistema dei trasporti locali, per le aree verdi, per la gestione dei rifiuti e per gli interventi a carattere energetico.

Green City in Italia
Green City in Italia: il futuro dell’ecosistema urbano – shutterstock foto di Blanscape

Green City in Italia

Pertanto, lo scopo principale delle Green City è trasformare tutti quegli aspetti critici dei centri abitati in nuove possibilità di sostenibilità. Con interventi, per esempio sulla:

  • mobilità, per favorire il car sharing o l’acquisto di veicoli elettrici,
  • riqualificazione degli edifici, mediante l’utilizzo di pannelli solari e di cappotti termici, aumentando l’efficienza energetica
  • sul miglioramento deglispazi verdi, parchi, orti, alberature, tetti verdi e boschi verticali per garantire lo sviluppo della biodiversità.

Per quanto riguarda l’Italia, la Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile traccia Le Linee Guida per le Green City, che riprende gli obiettivi proposti dall’Agenda 2030. In particolar modo l’obiettivo 11 intitolato ‘Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili’. Secondo l’ONU, la rapida urbanizzazione esercita pressione sulle forniture di acqua dolce, sulle fognature, sull’ambiente e sulla salute pubblica. Per questo sono necessarie varie misure che trovano espressione negli Ecobonus per la mobilità a basse emissioni e per i capotti termici degli edifici. Politiche di sostenibilità ambientale volte a sensibilizzare anche i piccoli comuni chiamati a loro volta ad assolvere l’evoluzione verde.

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Il rapporto dell’Ecosistema urbano di Legambiente

La risposta arriva dai dati della 28ª edizione del rapporto Ecosistema urbano di Legambiente che premia Trento come città più green d’Italia.

Questo realizzato in collaborazione con Ambiente Italia tiene conto di diciotto indicatori relativi a sei componenti: aria, acque, rifiuti, mobilità, ambiente urbano ed energia.

Trento e le Green City in Italia

La città ha visto un miglioramento delle performance nell’uso di suolo e nelle concentrazioni di biossido di azoto (NO2) e di polveri sottili (PM10). Inoltre, c’è stato anche un amento della raccolta differenziata e delle infrastrutture ciclabili. In particolare, calano ancora i rifiuti prodotti dai trentini e cresce lo spazio destinato alle infrastrutture dedicate alla ciclabilità.

Invece, a Reggio Emilia, seconda in classifica, sono aumentati lo spazio dedicato ai pedonialla ciclabilità, prima in assoluto per piste ciclabili, e il numero di alberi piantumati.

A seguire Mantova, dove sono state migliorate le performance sulla qualità dell’aria e diminuite le perdite della rete idrica.

Anche a Cosenza, in Calabria sono state diminuite le perdite della rete idrica e i consumi domestici d’acqua. In più qui si è registrato il maggior incremento di infrastrutture ciclabili ed è migliorata la produzione di rifiuti e l’uso del suolo.

Pordenone, quinta in posizione nella classifica ottiene un miglioramento nelle perdite della rete idrica e ha diminuito la produzione di rifiuti grazie al miglioramento della raccolta differenziata.

Infine Bologna, si distingue per essere quella con più piste ciclabili, Genova per il basso inquinamento e Palermo per la maggiore crescita nella differenziata negli ultimi sei anni.

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Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?

  • Le città con il punteggio peggiore, invece, sonoBrindisi (30,03%), Catania (29,38%) e Palermo (26,60%), rispettivamente al 103°, 104° e 105° posto nella classifica.
  • Secondo alcuni dati, contenuti in un documento dell’Unione Europea, relativi alla situazione italiana in tema di sostenibilità è emerso nel periodo 2015-2018 ha l’Italia ha significativamente ridotto le emissioni dei gas ad effetto serra del 18%. Inoltre, il totale delle emissioni di gas a effetto serra pro capite è inferiore alla media dell’UE.

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