Case stravaganti: le più interessanti e curiose d’Italia

Borgo Parrini

L’Italia è ricca di edifici storici e monumentali dal grande impatto estetico, la cui costruzione ha segnato tappe importanti nella storia dell’architettura non solo del nostro Paese, ma del mondo intero.

A fianco a questi edifici, se ne collocano altri, meno noti, certo, ma non meno affascinanti. Stiamo parlando delle case più stravaganti.

Queste costruzioni non sono prerogativa italiana. Le case strane nel mondo sono in realtà numerose e spesso memorabili, come la Stone House in portogallo e la Basket Building dell’Ohio. In questo articolo però focalizzeremo l’attenzione su quelle presenti sulla nostra penisola e andremo a scoprirne la storia e gli aneddoti più curiosi legati alla loro costruzione.

Case stravaganti a Milano: le case igloo e la casa delle fate

A Milano, culla del design e città che da sempre sa guardare oltre i propri confini, le curiosità certo non mancano. Pensiamo ad esempio alla grande scultura “Ago, filo e nodo” di Claes Oldenburg e Coosje van Bruggen che fa bella mostra di fronte alla stazione Cadorna o al sorprendente castello di Carte che sorge nel giardino di castello Pozzi, nei pressi di City Life.

A fianco a queste opere decisamente originali e sorprendenti, si collocano delle case stravaganti che gli appassionati del genere in visita alla città meneghina non possono certo lasciarsi sfuggire: le case igloo e la casa delle fate.

Le case igloo al quartiere Maggiolina

A un paio di chilometri dalla stazione centrale, in una zona nella quale difficilmente si capita per caso, sorgono delle case dalla forma davvero insolita. A pianta circolare e realizzate con mattoni ricoperti di calcestruzzo, ricordano effettivamente, con la loro struttura a cupola, degli igloo.

Il quartiere nel quale sorgono è Maggiolina e le bizzarre costruzioni che hanno mantenuto inalterato il loro aspetto originale e che, essendo tuttora abitate, possono solo essere ammirate esclusivamente dalla strada, sono due; le altre sei hanno subito importanti interventi di ristrutturazione e ampliamento che ne hanno modificato profondamente la struttura.

Disposte su due livelli, uno al piano terra e uno nel seminterrato, queste case stravaganti hanno una superficie di 45 mq e sono realizzate con un sistema di costruzione che, nonostante le piccole dimensioni e la forma, offre la possibilità di gestire in piena libertà la disposizione degli spazi interni.

Nate nel 1946 come edifici abitativi provvisori, destinati a chi, a causa della Seconda Guerra Mondiale, era rimasto senza un riparo, le Case Igloo erano state progettate dall’architetto Mario Cavallè, lo stesso che aveva ideato le altrettanto sorprendenti Case Fungo, oggi visibili solo in alcune vecchie fotografie e nelle loro ricostruzioni

Case stravaganti: le case fungo

A fianco alle case igloo, sorgevano le case Fungo. Anch’esse a pianta circolare e a cupola, presentavano due livelli fuori dal terreno e il piano inferiore risultava più stretto rispetto a quello superiore. Questa particolarità rendeva le case in tutto simili a dei funghi.

Purtroppo, queste originali casette vennero demolite verso la metà degli anni Sessanta e oggi, chi desidera ammirarle, può farlo esclusivamente dando un’occhiata alle vecchie fotografie della zona oppure dirigendosi verso Novate Milanese, dove sono state realizzate tre costruzioni in parte ispirate a queste.

La casa delle fate

Se vi trovate in zona San Siro e siete appassionati di fiabe e di storie di draghi e principesse, non potete perdere l’occasione di dare un’occhiata alla cosiddetta Casa delle Fate.

Villa liberty dal forte impatto visivo, è oggi una residenza privata e non può essere visitata. Nonostante questo, l’esterno – decisamente inusuale con le sue finestre ad arco e il tetto fortemente spiovente, dall’insolito colore verde, arricchito con motivi geometrici bianchi – non vi lascerà delusi.

Nonostante l’aspetto, questa casa stravagante, costruita agli inizi del Novecento, non era una residenza principesca; secondo quanto si dice, si trattava di una casa di appuntamenti e al suo interno è presente una vasca a forma di cuore.

Stravaganze italiane: le case extra slim

Tra le case più originali d’Italia, un posto d’onore meritano quelle – letteralmente – sottili.

Sebbene anche Milano possieda la sua casa extra slim, la quale sorge nel quartiere Brera ed è nata allo scopo di colmare un vuoto tra due edifici preesistenti, le più originali si trovano a Petralia Sottana, in provincia di Palermo, e a Torino.

Case stravaganti: la divertente storia di Casa Dispetto

Non è certo per la sua bellezza che attira l’attenzione e, dopotutto, essendo nata per fare un dispetto, è giusto che sia così.

Casa du Currivo (letteralmente “Casa Dispetto”), anche definita la casa più stretta del mondo, presenta un lato largo non più di un metro e si eleva per due piani.

La sua storia è curiosa e divertente ed è legata a un’usanza del passato, la quale consentiva ai proprietari di innalzare le proprie abitazioni di quanti piani volevano, a patto di ottenere l’autorizzazione delle famiglie vicine. Ecco: il proprietario di Casa du Currivo questo permesso non lo aveva ottenuto. Il vicino non voleva infatti che gli venisse ostruita la bella vista della quale poteva godere.

Per vendicarsi, dopo aver calcolato con attenzione le distanze minime consentite dalle leggi allora vigenti, il proprietario di casa Dispetto decise di elevare di due piani la propria abitazione, pur dovendo mantenere una larghezza non superiore al metro, e di tinteggiare di nero la parete che dava sulla finestra del vicino.

… e la Fetta di Polenta

La storia di Casa Scaccabarozzi, chiamata dai torinesi “Fetta di polenta” – vedremo tra poco perché – è molto diversa da quella di Casa Dispetto, ma certo non meno curiosa.

In questo caso, ci troviamo di fronte all’opera di un noto architetto, Alessandro Antonelli, autore, fra le altre cose, della Mole Antonelliana, uno dei simboli della città sabauda.

La costruzione di questa casa stravagante nasce, ancora una volta, dal mancato ottenimento di un’autorizzazione; Antonelli non era infatti riuscito a ottenere il permesso per acquistare il terreno adiacente a quello di sua proprietà.

Non volendo rinunciare a costruire un edificio sul suo terreno ed essendo dotato di grande ingegno, progettò un edificio di 9 piani, alto in tutto 24 metri, il cui lato più corto non superava i 50 centimetri.

I primi tre piani dell’edificio, eretto nel quartiere Vanchiglia, più quelli sotterranei videro la luce nel 1840, mentre i restanti vennero costruiti nel 1881. La pianta trapezoidale, l’altezza e il colore giallo spinsero gli abitanti della città a denominare affettuosamente la costruzione con il nome “Fetta di Polenta”.

Altre case stravaganti italiane

La lista delle case stravaganti presenti in Italia è molto lunga. Tra quelle che non possono essere dimenticate rientra la Casa Volante, realizzata a Castelnuovo Magra, in provincia di La Spezia, da Annuncio Lagomarsini. La particolarità di questo edificio è data dalla possibilità di essere alzato, abbassato, spostato e ruotato tramite un elaborato sistema di ingranaggi e binari.

Da ricordare assolutamente anche la Casa Albero di Fregene, da non confondere con le numerose, seppure tutte sorprendenti, case sugli alberi presenti in Italia. Realizzata da Giuseppe Perugini e Uga de Plaisant negli anni Sessanta, questa casa sperimentale appartiene alla corrente del brutalismo e presenta una struttura ad albero che, se non spicca per eleganza, si fa certo notare per l’ingegnosità e l’originalità.

Italia a colori: da Borgo Parrini a Casa Bepi, le case stravaganti più colorate di sempre

Chi ama il colore, non può lasciarsi sfuggire una visita a Borgo Parrini, una fazione dei Partinico, in Sicilia, caratterizzata dalla presenza di non una, ma tantissime case stravaganti, originalissime e colorate, ispirate a Gaudì, uno degli architetti che hanno definito la storia dell’architettura.

Da ammirare assolutamente anche Casa Bepi, a Burano, isola della laguna di Venezia. L’originalità di questa casa risiede nella facciata, dipinta da Giuseppe Toselli, noto come Bepi Suà.

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