Al 55esimo posto della lista dei beni patrimonio UNESCO si trovano le colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene. Si tratta di luoghi da sempre dediti all’enologia ed alla viticoltura. Già nel 1768, infatti, il governo veneto istituì, nell’Accademia degli aspiranti, la sezione “Scienza e Agricoltura”.
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Le colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene
Durante il periodo del monachesimo benedettino, la cultura della vite e del vino prosecco diventa la produzione principale di Conegliano e Valdobbiadene. Grazie agli studi svolti all’interno dell’Accademia degli aspiranti, infatti, si formarono esperti in grado di rivoluzionare l’agricoltura del tempo e di dar vita a quella che è diventata, ad oggi, la maggiore fonte di produzione di Conegliano e Valdobbiadene: il prosecco. Le colline di queste 2 cittadine hanno alcune caratteristiche specifiche (alcune naturali, altre, invece, adattate dall’uomo), che le rendono luoghi di interesse e di studio, oltre che siti patrimonio UNESCO:
- il loro sistema geomorfologico. Si tratta, infatti, di un particolare tipo di sistema c.d. hogback.
- la coltivazione di vite all’interno di queste colline avviene su ciglioni inerbiti. Questa modalità si coltivazione riduce l’erosione del suolo e permette, inoltre, un’ottima produzione.
- i viticoltori delle colline del prosecco di Conegliano e Valdobbiadene sono stati in grado di creare un paesaggio di coltivazione che prende il nome specifico di paesaggio a scacchiera. Si tratta, cioè, di un paesaggio suddiviso in modo da formare dei piccoli tasselli. Ognuno di questi tasselli, detti propriamente paches, poi, viene gestito e coltivato da diverse famiglie. Il numero totale di famiglie è stimato a 3300. Una particolarità di ogni paches riguarda le proprie dimensioni. Ogni tassello, infatti, si estende per 5 ettari.
La suddivisione delle colline del prosecco
Le colline del prosecco di Conegliano e Valdobbiadene sono intervallate da fitte aree boschive. Il paesaggio, perciò, appare fortemente variegato. Per una parte, infatti, si presenta altamente produttivo e coltivato a mosaico, dall’altra parte, invece, si mostra ricco di boschi e, perciò, improduttivo. Quest’ultima parte, però, è funzionale a garantire servizi ecosistemici utili ed ottimali. Le colline del prosecco di Conegliano e Valdobbiadene si articolano in 3 zone precise e separate:
- la core zone, ossia la zona centrale. Si estende per 9197,45 acri e comprende i comuni di : Conegliano, Valdobbiadene, Miane, Farra di Soligo, Vidor, Pieve di Soligo, Follina, Cison di Valmarino, Refrontolo, San Pietro di Feletto, Revine Lago, Tarzo e Vittorio Veneto.
- la buffer zone, la cosiddetta zona cuscinetto. Questa seconda area funge da protezione alla core zone.
- la commitment zone. Si tratta di un’ulteriore zona di protezione che comprende i comuni di e comprende i comuni di Cappella Maggiore, Sarmede, Fregona, Godega di Sant’Urbano, Cordignano, Colle Umberto, Segusino, Moriago della Battaglia, Sernaglia della Battaglia, Santa Lucia di Piave, Mareno di Piave, Vazzola, Codognè, San Fior.
Criteri di iscrizione nella World Heritage List
Le colline del prosecco di Conegliano e Valdobbiadene entrano in lista il 7 luglio 2019 e rispettano il:
- V Criterio: sono luoghi, cioè, simbolo dell’insediamento dell’uomo nei luoghi della natura e rappresentativi di specifiche evoluzioni passate alla storia. Il paesaggio viticolo creato, nel corso del tempo, nelle colline del prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, infatti, è caratterizzato da pratiche specifiche di utilizzo del suolo, adoperate fin dal XVII secolo. Durante numerosissimi anni, inoltre, l’uomo ha interagito così tanto con il paesaggio, da donargli un aspetto irreversibile. Le colline, infatti, appaiono caratterizzate da un’estetica unica, con file perpendicolari di viti alte. Intorno a queste viti, inoltre, è possibile trovare sia foreste e boschi, che piccoli insediamenti rurali (testimonianza della presenza in loco degli agricoltori d’un tempo).
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Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?
- La presenza dei ciglioni delle colline del prosecco di Conegliano e Valdobbiadene si stima intorno al 20,5%. Il 67,33% dei ciglioni si trova in versanti, la cui pendenza oscilla tra i 15° ed i 60°. Il 32%, invece, è situato in luoghi meno ripidi (0,5°/15°).
- Dal 1960 al 2015 il paesaggio a scacchiera tipico del 55esimo sito UNESCO ha subito un calo di varietà delle paches pari al 7%.
- La zona cuscinetto si estende per 9769,80 acri e comprende i comuni di Susegana, San Vendemiano e Conegliano (oltre che tutti tutti comuni della core zone).
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