Al 54esimo posto nella lista dei beni patrimonio UNESCO si colloca la città industriale di Ivrea. Il sito si trova in Piemonte ed è formato da 27 beni, fra edifici e complessi architettonici. Queste strutture sono state progettate da alcuni fra i più famosi architetti ed urbanisti italiani del XX secolo.
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Ivrea, la città industriale del XX secolo
La città industriale di Ivrea si estende per oltre 71 ettari e le costruzioni al suo interno sono quasi tutte di proprietà privata. Si tratta, infatti, di edifici costruiti tra il 1930 ed il 1960. Originariamente, i siti avevano finalità di produzione ed erano pensati per garantire servizi sociali ed alloggi ai dipendenti dell’industria Olivetti. Ciò che rende particolare ed unica Ivrea, inoltre, riguarda la sua modalità di costruzione. La città industriale, infatti, non è stata costruita ex novo, ma ha avuto una lenta e graduale costruzione. I lavori, infatti, terminarono dopo 30 anni ed i 27 siti si inserirono all’interno di un tessuto urbano già consolidato. Oltre all’area di produzione, a quella logistica e a quella amministrativa, la città industriale di Ivrea è ricca di spazi residenziali e di numerosissimi servizi. L’insieme di tutte queste caratteristiche, quindi, rende il posto un luogo caratterizzato quasi da uno stile di vita proprio. Tutto ciò, inoltre, è stato possibile anche grazie all’aiuto del movimento fondato da Olivetti: il Movimento comunità.
Gli edifici più importanti che compongono la città industriale di Ivrea
I maggiori luoghi di interesse che compongono il 54esimo sito UNESCO sono:
- le Officine ICO, costruite nell’arco di tempo che va dal 1898 al 1958
- Il Centro dei servizi sociali, si sviluppa su 3 piani ed è stato realizzato da Roberto Guiducci e Paolo Radogna
- l’asilo nido, utilizzato ancora oggi dal comune di Ivrea per i servizi all’infanzia
- il Nuovo Palazzo Ufficio Olivetti, alto 6 piani e progettato fra il 1985 ed il 1988
- il Palazzo Uffici Olivetti, costruito in un momento di grande espansione per ospitare, inoltre, la presidenza della Società Olivetti
- le Case 4 alloggi, che chiudono l’area residenziale verso Ovest
- le Case per famiglie numerose, nuclei di case molto note fra gli intellettuali che si occupano di architettura
- l’edificio 18 alloggi, progettato nel 1954
- l’Unità residenziale Ovest, meglio nota come Talponia
- Villa Capellaro, progettata per il personale direttivo
- l’Edificio ex Sertec, pensato come sede dell’ingegneria informatica
- le Case per dirigenti, un nucleo di 6 case unifamiliari
- la Mensa aziendale ed il circolo ricreativo
- l’ex falegnameria, costruita nel 1927
- le Case UCCD Olivetti, progettate tra il 1959 ed il 1961
- il Centro Studi ed Esperienze Olivetti, che ha ospitato i corsi di formazione per i disegnatori meccanici della Olivetti
- la Casa popolare di Borgo Olivetti, in grado di accogliere un numero totale di 24 famiglie
- la Centrale Termica, attiva ininterrottamente dal 1959 al 2003
Il processo di candidatura di Ivrea inizia nel 2008, grazie al Comune di Ivrea ed alla Fondazione Adriano Olivetti. Nel 2012, poi, la città entra nella c.d. Tentative List (nella lista, cioè, di candidatura). Tutti gli edifici del complesso Ivrea, inoltre, non hanno mutato la loro forma e struttura, conservando, perciò, la loro autenticità ed unicità iniziale.
MAAAM: il museo dell’architettura moderna di Ivrea
Il museo dell’architettura moderna di Ivrea nasce nel 2001 con un intento ben preciso: celebrare la storia lasciata dalla Olivetti. Il percorso del museo attraversa tutti i luoghi principali dell’ex produzione Olivetti. Lungo i percorsi pedonali, inoltre, ci sono 7 stazioni tematiche informative. Il loro compito è quello di illustrare ai visitatori l’impegno che Adriano Olivetti ha avuto in svariatissimi campi: dall’urbanistica, all’architettura, al disegno industriale. Il MAAM contiene:
- la sede della Olivetti
- il quartiere residenziale Cris
- l’Unità residenziale Ovest
- le Officine e la centrale termica ICO
- L’asilo nido
- la mensa
- il centro studi
Fra le opere del MAAM, la più particolare è l’edificio La Serra. Si tratta, infatti, di una struttura a forma di macchina da scrivere. Inizialmente, La Serra era un albergo, il cui numero delle camere era rappresentato dai tasti della macchina da scrivere. Nel corso del tempo, invece, la struttura si è trasformata in mini-appartamenti, fungendo, inoltre, da cinema.
Criteri di inserimento nella World Heritage List
La città industriale di Ivrea entra nella lista dei beni patrimonio UNESCO il 1° luglio 2018, anche se i suoi confini hanno avuto delle modifiche nel 2021. Il criterio che questo sito rispetta è il:
- Criterio IV: la città di Ivrea costituisce, cioè, uno straordinario esempio di edilizia, nonché di architettura e paesaggio. Inoltre, la città industriale si integra perfettamente con il centro urbano circostante.
Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?
- La Olivetti ha inserito sul mercato la prima calcolatrice elettromagnetica al mondo: la Divisumma 14. Questa calcolatrice ha segnato la storia. Aveva, infatti, una velocità di lavoro pari a 150 cicli al secondo ed un peso di 12,3 kg.
- La Olivetti M1 è la prima macchina da scrivere prodotta industrialmente in Italia nel 1911. Era dotata di 42 tasti (in grado di produrre 84 segni), aveva una larghezza di 37 cm ed un peso pari a 17kg. Nei soli anni che vanno dal 1911 al 1920, sono state vendute 6000 Olivetti M1.
- Secondo i dati ISTAT aggiornati al 31 dicembre 2020, la città di Ivrea conta 22.839 abitanti.
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