Le foreste primordiali di faggi dei Carpazi e di altre regioni europee si classificano al 53esimo posto nella lista dei beni patrimonio UNESCO. Si tratta di un totale di 94 foreste, situate in 18 paesi europei. Queste foreste costituiscono il simbolo e l’esempio della storia e dell’evoluzione del genere Fagus.
Le foreste di faggi italiane
Le foreste vetuste italiane rientrano in lista per la loro unicità in campo ecologico e biologico. In totale, le foreste presenti in Italia sono 13 e si estendono dall’ Emilia Romagna fino alla Basilicata. Le foreste dei faggi presenti in Italia sono:
- La Riserva naturale Integrale d’Italia di Sasso Fratino, Monte Falterona e Campigna. Si tratta di 784 ettari ricchi di faggi, con un’età superiore ai 500 anni. L’accesso alla riserva risulta, ad oggi, proibito. Ciononostante, è possibile visitare le aree circostanti, grazie ai sentieri situati all’interno del parco stesso.
- La Faggeta vetusta di Cozzo Ferriero. É situata nel Parco Nazionale del Pollino e si estende per circa 70 ettari. Questa foresta è fra le più studiate per analizzare i vari cambiamenti climatici.
- La Faggeta del Monte Cimino: una foresta cresciuta su un vulcano, che si estende per circa 60 ettari. Alcuni fra i faggi presenti raggiungono i 40 metri d’altezza, per formare quella che viene chiamata “fustaia a cattedrale”.
- La foresta del Monte Raschio, all’interno del Parco Naturale Regionale di Bracciano-Martignano
- La foresta umbra (nel Parco Nazionale del Gargano). Si estende su una superficie di 10.500 ettari ed è una delle foreste di faggi più grandi d’Europa.
- La faggeta di Val Cervara, situata tra i 1600 ed i 1850 metri di quota. In questa foresta, si possono trovare esempi di faggi con oltre 560 anni d’età. Si tratta degli esemplari di faggi più antichi di tutto il sito seriale e dell’intero l’emisfero nord.
- La riserva della Val Fondillo, l’unica foresta vetusta attraversata da corsi d’acqua.
Le Faggete del Parco Nazionale d’Abruzzo, invece, sono 5:
- Moricento
- Val Cervara
- Coppo del Principe
- Coppo del Morto
- Cacciagrande
La lista europea delle foreste di faggi
Il 53esimo sito seriale UNESCO racchiude foreste di faggi situate in numerosissimi paesi europei:
- Albania
- Austria
- Belgio
- Bosnia Erzegovina
- Bulgaria
- Croazia
- Francia
- Germania
- Italia
- Macedonia del Nord
- Polonia
- Repubblica Ceca
- Romania
- Slovacchia
- Slovenia
- Spagna
- Svizzera
- Ucraina
Si tratta, infatti, dell’unico sito che collega così tante regioni. La prima foresta inserita nell’elenco è lunga 180km. Si estende, infatti, da Rachiv, fino ad arrivare Vihorlat, in Polonia. Nel 2011, poi, sono state inserite 5 foreste situate in Germania:
- Kellerward
- Serrahn
- Grumsin
- Hainlich
- Jasmund
- Francia
Nel 2017, la lista si allarga ulteriormente: vengono, infatti, inserite zone, situate in 12 differenti stati europei (fra cui l’Italia). Le ultime aggiunte sono state fatte nel 2021 ed hanno riguardato:
- Polonia
- Svizzera
- Repubblica Ceca
- Macedonia del Nord
- Bosnia Erzegovina
Dopo la fine dell’era glaciale, queste foreste si sono sviluppate a partire da alcune aree isolate dei Carpazi, dei Pirenei e delle Alpi. Il processo è, ad oggi, ancora in corso e per questo, probabilmente, nel corso del tempo, si aggiungeranno alla lista nuove foreste. L’espansione di queste zone all’interno di un numero così vasto di stati dipende da alcune caratteristiche proprie del faggio. Quest’albero, infatti, gode di un’adattabilità elevatissima e di una forte resistenza a qualunque genere di condizioni climatiche, fisiche e geografiche.
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Criteri di iscrizione nella World Heritage List
La lista seriale “Le foreste primordiali di faggi dei Carpazi e di altre regioni d’Europa” rispetta il criterio IX di iscrizione. Le foreste, quindi, costituiscono un’esempio di importanti processi ecologici e biologici per l’evoluzione e lo sviluppo del faggio. Quest’albero, infatti, rappresenta un eccezionale rappresentazione della ricolonizzazione e dello sviluppo degli ecosistemi dall’ultima era glaciale.
Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?
- La Faggeta vetusta del Monte Raschio si trova a soli 542 metri di altitudine. Nonostante la quota sia molto bassa rispetto alle altre faggete, le condizioni favorevoli del suolo hanno favorito il suo sviluppo.
- La Riserva Naturale Integrale d’Italia è stata istituita nel 1959 per conservare in modo integrale la foresta.
- Si stima che la specie sia scomparsa nel 50% del suo areale originario come mostra l’allegato II della Direttiva Habitat (92/43/CEE).
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