Nell’ambito dell’edizione 2021 della rassegna Torino Design of the City, venerdì 29 ottobre al Polo del Novecento si terrà l’incontro annuale tra i delegati delle città creative UNESCO per delineare le linee strategiche e operative dei prossimi 12 mesi.
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L’incontro delle città creative UNESCO
La creatività come strumento a disposizione dell’emergenza presente e base sulla quale ricostruire il futuro delle nostre città. Con questa convinzione torna l’annuale incontro tra le Città Creative UNESCO italiane chiamate, nell’ambito dell’edizione 2021 della rassegna Torino Design of the City, a confrontarsi su progetti, strategie, interventi, modalità produttive e organizzative per rispondere alla situazione odierna e immaginare un nuovo modello di società più inclusivo e sostenibile.
All’appuntamento, in programma venerdì 29 ottobre al Polo del ‘900, in via del Carmine 14, parteciperanno i delegati di Alba, Bergamo, Biella, Bologna, Carrara, Fabriano, Milano, Parma, Pesaro, Roma – nominate Città Creative UNESCO per la gastronomia, l’artigianato, la musica, la letteratura e il cinema – e Torino, dal 2014 unica italiana in rappresentanza del mondo del design. In questi anni il capoluogo piemontese ha, infatti, saputo mettere a sistema le sue forze per dare vita ad un evento internazionale in grado di stimolare l’interesse del mondo creativo su temi pubblici legati all’incremento della qualità della vita della comunità e del territorio.
Uno spunto di riflessione
Alla luce dell’emergenza Covid-19 e del confronto già avviato un anno fa, il meeting sarà l’occasione per approfondire la riflessione sulla crisi attuale che incide su tutti gli aspetti di ciò definiamo “città creativa”, colpendo il tessuto creativo, produttivo, distributivo e formativo. Dall’esperienza della pandemia è quindi nata la necessità di fare rete per dare nuovo ossigeno ai settori economici più colpiti, a cominciare dal comparto culturale, e trovare insieme soluzioni per adattarsi alla “nuova normalità” che sta vivendo la nostra società.
Con velocità e modalità diverse, negli ultimi mesi si è assistita a una ripartenza – seppur minima – in quasi tutti i comparti creativi, dal cibo alla moda, dall’artigianato all’editoria, dal design al teatro, fino alla musica, al cinema e all’arte. La situazione rimane tuttavia incerta a causa della contrazione delle risorse, delle ingenti perdite in termini di pubblico e produzione di contenuti. Accanto a queste filiere specifiche, inoltre, non si può non considerare il turismo, comparto strettamente legato alla creatività italiana e alle potenzialità da queste espresse, che nel trimestre estivo ha segnato una lieve ripresa ma che continua a soffrire una profonda difficoltà dovuta in gran parte alla totale assenza di domanda internazionale.
In tale scenario, è quindi più che mai necessario il lavoro della rete di coordinamento delle Città Creative UNESCO, nata nel 2016 proprio per sviluppare forme di collaborazione e progetti innovativi che leghino patrimonio culturale e creatività, in prima battuta a livello regionale e nazionale, ma anche in ottica globale. Fare il punto dopo un anno di lavoro insieme, analizzare le conclusioni dell’Annual Meeting coordinato online da Santos (Brasile), condividere progetti e programmare le attività per il 2022 saranno quindi alcuni dei punti che verranno discussi durante l’incontro, che rappresenterà anche un momento fondamentale in particolare per le amministrazioni recentemente rinnovate.
Il programma
Di seguito, il programma dell’evento:
Ore 9.30: Inizio lavori e saluti iniziali
Intervengono:
- Massimo Riccardo, Ambasciatore, Rappresentanza Permanente d’Italia UNESCO
- Enrico Vicenti, Segretariato Generale, Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO
- Francesca Merloni, Goodwill Ambassador UNESCO Creative Cities Network
- Denise Bax, Segretariato Generale UNESCO Creative Cities Network
- Enzo Bianco, Senatore, Presidente Consiglio Nazionale ANCI
Ore 10: Relazioni
- Torino Creativa
- Coordinamento Nazionale sull’attività 2020/2021
Interventi
Focal Point / Amministratori
Città candidate: Como e Modena
- Coordinamento Club Rotary UNESCO Creative Cities Network Italia
- Fondazioni Bancarie
Ore 12.30: Definizione delle linee programmatiche per l’anno 2021/2022 e determinazione dei nuovi assetti
Ore 13.30: Conclusioni e presentazione del documento conclusivo
Cos’è Torino Design of the City 2021
In autunno il mondo della cultura di progetto e dell’innovazione tornano protagonisti a Torino, che dal 15 settembre al 31 ottobre diventa il punto di ritrovo di creativi, policy maker e cittadini impegnati in un confronto partecipato e multidisciplinare sull’apporto fondamentale del design come fattore di crescita sociale, economica e culturale e strumento per riscoprire la dimensione umana delle città e nelle città. Per la quinta edizione, la rassegna internazionale Torino Design of the City arricchisce ancora di più il folto calendario di eventi, incontri, laboratori, mostre e festival, ai quali si potrà partecipare in presenza e online.
È, infatti, una comunità inclusiva, sostenibile, capace di fare rete e immaginare il futuro quella a cui guarda il progetto ideato dal Comune di Torino con il sostegno di Fondazione CRT, Compagnia di San Paolo, Camera di commercio di Torino, Politecnico e Università degli Studi di Torino, realizzato con Turismo Torino e Provincia e in collaborazione con il Tavolo Consultivo del Design, che interessa circa 50 soggetti pubblici e privati.
Forte della propria tradizione legata al car design e di una vocazione storicamente industriale, negli ultimi anni Torino – dal 2014 l’unica italiana tra le trenta Città Creative UNESCO per il Design – si è fatta promotrice di una nuova strategia aperta all’innovazione nei settori della tecnologia, della cultura e del turismo, che trova espressione in questo evento annuale di rilevanza internazionale.
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Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?
- La Convenzione l’UNESCO ha fino ad oggi riconosciuto un totale di 1154 siti (897 siti culturali, 218 naturali e 39 misti) presenti in 167 Paesi del mondo. L’Italia detiene il maggior numero di siti inclusi nella lista dei patrimoni dell’umanità, con 58 siti.
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