Conosciuta come la Valle dei Templi o Città dei templi, è proprio l’area archeologica di Agrigento, divenuta Patrimonio dell’Umanità e inserita nella lista dei Beni Unesco nel 1997. Il sito si trova in Sicilia, precisamente nella costa meridionale.
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L’area archeologica di Agrigento: territorio e monumenti
La Valle dei Templi copre una vasta area che va oltre la Collina dei Templi, difatti comprende anche tutta la città antica:
- il territorio dell’antica polis
- La Rupe Atenea
- Acropoli greca
- Collina sacra
- Necropoli extra moenia.
L’area archeologica di Agrigento testimonia la magnificenza dell’architettura greca e dorica. Il sito risulta ben conservato nel suo aspetto originario.
All’interno di questa ampia zona troviamo i monumenti inseriti nella World Heritage List e sono i templi di:
- Zeus (Giove)
- Hera (Giunone)
- Tempio della Concordia;
- Eracle (Ercole)
- Santuario delle Divinità Ctonie (Demetra e Persefone)
- Dei Dioscuri
- Tempio di Vulcano
- Tomba di Terone e tombe cristiane.
Le altre aree di interesse nella Valle dei Templi
Oltre ai suddetti monumenti, suddivisi in aree sottostanti, si aggiungono:
- le necropoli ipogeiche, nella parte orientale.
- Nella parte occidentale si trovano l’area del Santuario delle Divinità Ctonie, il Giardino della Colimbetra (Kolymbetra), il gymnasium e il Tempio di Vulcano. Ma anche l’antiquarium paleocristiano-bizantino di Casa Pace, di Villa Aurea e quello iconografico della Valle dei Templi.
- Chiesa normanna di San Biagio, a nord – est della collina.
- Quartiere ellenistico-romano, poggio di San Nicola, dove oggi si trova il Museo Archeologico regionale ‘Pietro Griffo’, a nord della collina.
- Gli edifici pubblici della città antica, l’ekklesiasterion, il bouleuterion, Oratorio di Falaride e un tempio romano.
Il nome della città di Agrigento
Agrigento viene fondata nel VI secolo a.C., dai greci, divenendo una delle città più importanti del Mediterraneo. Sia a livello culturale che commerciale.
Dominata prima dai Cartaginesi nel 406 a.C. e poi conquistata nel 210 a.C. dai Romani, passa successivamente sotto il potere arabo nell’829 d.C. per poi passare sotto i Normanni nel 1086 che la denominarono Girgenti. Nome mantenuto dalla città fino al 1927, poi divenuto Agrigento.
Nel corso della sua lunghissima storia, ha avuto 4 nomi:
- Ἀκράγας/ Akagras per i Greci.
- Agrigentum per i Romani.
- Kerkent o Gergent per gli Arabi.
- Girgenti per i Normanni.
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I criteri d’inserimento nella Lista dei Beni Unesco
L’area archeologica di Agrigento è divenuta Patrimonio Mondiale dell’Umanità perché:
- rappresenta un capolavoro del genio creativo dell’uomo.
- Mostra un importante interscambio di valori umani, in un lungo arco temporale o all’interno di un’area culturale del mondo, sugli sviluppi nell’architettura, nella tecnologia, nelle arti monumentali, nella pianificazione urbana e nel disegno del paesaggio.
- Testimonianza unica o eccezionale di una tradizione culturale o di una civiltà vivente o scomparsa.
- Costituisce un esempio straordinario di una tipologia edilizia, di un insieme architettonico o tecnologico, o di un paesaggio, che illustra una o più importanti fasi nella storia umana.
Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?
- Il quartiere ellenistico-romano all’interno del sito, si estende su un’area di circa 15 mila metri quadrati.
- il Museo Archeologico regionale ‘Pietro Griffo’, è stato allestito negli Anni ’60 dove un tempo si trovava l’agorà superiore della città antica.
- Il toponimo in Agrigento è stato assunto con regio decreto-legge n.1143 del 16 giugno 1927.
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