La montagna d’estate riserva sorprese bellissime. A un passo dal cielo azzurro, tra natura selvaggia, sport, natura e avventure all’aria aperta, dalle Alpi agli Appennini l’Italia può contare su migliaia di località da esplorare. Scopri questi 7 buoni motivi per andare in Montagna d’Estate.
1. Temperature piacevoli e aria fresca
Uno dei principali motivi per andare in montagna d’estate è la temperatura gradevole. Durante la stagione estiva l’aria è fresca e naturale. Quando la città diventa invivibile per il caldo, la montagna offre temperature piacevoli.
2. Paesaggi mozzafiato
In montagna ci sono paesaggi mozzafiato. Laghi, piccoli ruscelli d’acqua, foreste alpine e grandi prati che coprono tutto il terreno e i pascoli in quota dove mucche e animali del bosco vivono in simbiosi nell’equilibrio della natura. Inoltre, qui è possibile ammirare le vette innevate in lontananza, circondati da una vastità di colori e dalla fragranza intensa dei fiori che colorano i pendii delle montagne.
3. Aria sana ed ambiente incontaminato
La montagna incontaminata conserva un patrimonio naturale inestimabile lontano dallo smog e dall’urbanizzazione delle città. Qui si respira a pieni polmoni aria sana ed ossigenata, un vero e proprio tocca sana contro l’inquinamento.
4. Sport e divertimento
La montagna offre anche sport e divertimento. Dal semplice trekking lungo i sentieri che attraversano la foresta, ai percorsi con la mountain per i più coraggiosi e il rafting con il quale sfidare le impetuose acque dei torrenti di montagna, le attività e gli sport che si possono praticare in montagna sono tantissimi. Il modo ideale per vivere la natura attivamente.
5. Cucina tradizionale e sapori genuini
La cucina tradizionale della montagna conserva i sapori genuini di un tempo. La passione per il cibo sano vive ancora. In montagna stupisce anche un semplice panino con la marmellata accompagnato da un buon bicchiere di latte appena munto. A pranzo è impossibile non gustare un piatto di pizzoccheri, a merenda un tagliere di speck, a cena una fonduta valdostana e per finire una deliziosa fetta di strudel. Sapori inconfondibili che lasciano un ricordo indelebile nella mente. Inoltre, negli alpeggi è possibile trovare il latte di montagna che lavorato dà vita a burro, panna e formaggi realizzati con amore e passione.
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6. Relax, serenità e benessere
Il cinguettio nel bosco, il rumore del vento che muove le fronde degli alberi, il silenzio dell’alta montagna.
Il silenzio dell’alta montagna è infatti in grado di infondere pace che rilassa. Il cinguettio nel bosco e il rumore del vento che muove le fronde degli alberi aiutano a ritrovare la serenità perduta a causa dei ritmi frenetici della vita moderna. Andare in montagna d’estate è un modo per ritrovare sé stessi, ripristinando l’equilibrio perduto in tutta tranquillità.
7. Riscoprire sé stessi grazie al contatto con la natura
Ripristinare il contatto con la natura, aiuta a ritrovare le radici della propria essenza umana connessa con tutto il resto. Essere a contatto con un ambiente salubre e, per esempio, assistere a un alba in montagna è una delle esperienze da fare almeno una volta nella vita. È il risveglio del bosco per ritrovare la giusta energia al sorgere del sole.
Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?
- Secondo i dati Istat le presenze turistiche in Italia nei primi mesi del 2020 si sono dimezzate rispetto allo stesso periodo del 2019 (-50,9%). Per i comuni a vocazione culturale, storico, artistica e paesaggistica la diminuzione è del 54,9%, per quelli con vocazione marittima è del 51,8%. I comuni a vocazione montana, invece, registrano un calo inferiore alla media nazionale (-29,3%). I mesi da marzo a maggio 2020 (quelli del lockdown) vedono cali anche vicini a -95% rispetto al 2019.
- Nel trimestre estivo, la flessione del turismo nelle grandi città è addirittura più grave (-76,3% nei mesi di luglio, agosto e settembre 2020 rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno); per i Comuni a vocazione culturale è pari a -41,2%, per quelli a vocazione marittima è -38,7% mentre per i Comuni a vocazione montana è -19,4% (-36,1% la flessione media nazionale). La montagna quindi è il comparto che ha subito flessioni minori rispetto al 2019.
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