La vacanza studio all’estero è uno dei momenti più coinvolgenti per un/una giovane, ma non sempre i genitori sembrano altrettanto convinti. Le domande che più spesso i genitori si pongono sono legate alle capacità dei figli di cavarsela all’estero, o all’utilità della vacanza studio per apprendere le lingue come l’inglese, lo spagnolo, il tedesco, il francese.
Ormai non è più solo un problema economico, grazie alcuni bandi finanziati a cui possono accedere migliaia di famiglie. Se lo studente è uno allievo modello, con volti alti – ovviamente – è possibile partire per una vacanza studio estiva pressoché gratis. Grazie ai bandi Estate INPSieme, promossi dall’INPS. Per tutti gli altri c’è ERASMUS, acronimo di EuRopean Community Action Scheme for the Mobility of University Students, è un programma di mobilità studentesca dell’Unione europea, creato nel 1987. Consente di vivere un’esperienza importantissima, con la garanzia di ritornare avendo imparato una lingua straniera e sostenendo esami in un altro paese, in un ambiente divertente e stimolante.
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1. Crescita personale
Una vacanza studio è un momento formativo estremamente importante, che aiuta a crescere sia dal punto di vista della conoscenza della lingua, sia da quello umano, dato che consente di scoprire un paese straniero e di iniziare a vivere un periodo fuori casa.
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2. Destinazioni eccitanti a costo zero per le famiglie
Grazie al bando Estate INPSieme e ERASMUS è possibile andare alla scoperta di destinazioni sia in Europa sia negli Stati Uniti. È possibile scegliere di partire per Londra e visitare Buckingham Palace a Londra, andare alla scoperta della Scozia, salire sull’Empire State Building, vivere il cuore pulsante di Barcellona… Il tutto, se si rientra in graduatoria, pressoché gratis.
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3. Nuove amicizie
Durante una vacanza studio è possibile stringere nuove amicizie che, grazie ai social network, dopo la vacanza potranno continuare a crescere. Moltissimi ragazzi si tengono infatti in contatto con gli amici conosciuti durante quest’esperienza, continuando a sentirsi anche dopo la fine della vacanza, in diversi casi parlando la lingua che si è studiata nel corso della vacanza studio.
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4. Frequentare una scuola diversa
Nonostante la vacanza studio sia di breve durata, è però possibile scoprire un sistema scolastico differente da quello italiano, grazie all’opportunità di vivere in college prestigiosi in Inghilterra, Scozia e Irlanda, in un moderno campus americano o in una scuola francese e tedesca.
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5. Apprendere una nuova lingua
La motivazione principale per vivere l’esperienza di una vacanza studio è quella di imparare una lingua straniera. Studiare inglese a scuola può sembrare a volte noioso e inutile, dato che non capita di usarla quotidianamente. Durante una vacanza studio invece ciò che si studia può essere messo in uso già un paio di ore dopo, dato che l’intera vacanza è basata sulla full immersion, in modo da usare l’inglese e le altre lingue straniere anche durante le escursioni alla scoperta della destinazione.
Ecco la classifica ufficiale delle lingue più parlate nel mondo
6. Vivere un’esperienza che arricchisce chi la compie
Partire per una Vacanza Studio all’estero consente di trasformare una Estate come tante altre in una estate irripetibile che si rivelerà estremamente arricchente e che spingerà a voler ripartire l’anno dopo per una nuova destinazione. Apprenderete una nuova lingua, tesserete amicizie durature che potranno esservi utili in futuro anche nella vostra vita professionale.
In copertina Credits Photo: View Apart – Shutterstock
Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?
- La parola “Erasmus“, oltre ad essere l’acronimo di European Region Action Scheme for the Mobility of University Students, rimanda al famoso teologo e umanista Erasmo da Rotterdam, nato in Olanda nel 1466. Grande viaggiatore e percorse per molti anni le rotte delle principali città europee del XV secolo con il desiderio di studiare, conoscere e approfondire le differenti culture.
- Vuoi viaggiare, studiare ma anche trovare lavoro in un paese europeo? Non solo per studiare una lingua ma anche apprendere una professione? C’è EURES, il portale della mobilità professionale europea.
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