5 soluzioni economiche per svecchiare la casa della nonna

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Può capitare di ritrovarsi ad ereditare o ad avere a disposizione la casa dei nonni, oppure di acquistare un vecchio immobile dove la conformazione della casa e i suoi arredi saranno sicuramente ‘datati’. Però, per apportavi migliorie e per raggiungere gli standard attuali di una casa ricca di comfort, si richiederebbe  l’investimento di una costosa manodopera. In questo articolo consiglieremo 5 soluzioni economiche per svecchiare la casa della nonna.

1- Realizzare un open-space

Di norma i vecchi appartamenti, nello specifico degli anni ’50-’60, venivano progettati e realizzati in una maniera molto semplice e ben suddivisa: la zona living era ripartita in un soggiorno e un piccolo cucinino; ovviamente molto scomodo. In questo caso, ove possibile chiaramente, si dovrebbe abbattere quella parete divisoria e creare un arioso, luminoso e fantastico open-space che darebbe il risultato di una cucina abitabile e di una vivibilità più fluida e spaziosa.

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2- Nuovo look alle finestre per svecchiare casa

Le finestre sono essenziali in una struttura abitativa; si dice che  rappresentino gli occhi di una casa, se paragonata al viso umano. Vecchi infissi e vetri traballanti che emettono quei fastidiosi rumori al passaggio delle macchine, sarebbero proprio da cambiare. Consiglierei dei serramenti in pvc e dei vetri un po’ più spessi, soprattutto se l’abitazione dà sulla strada. Questo per quanto riguarda la struttura. Nel caso non fosse possibile, soprattutto per il budget, potete acquistare delle nuove tende da sostituire con quelle classiche della nonna. Questo aiuterà a svecchiare casa a primo impatto. Potete sceglierne una molto colorata o a fantasia, l’importante è che si abbini con il resto dell’arredo e dei colori. Per il tipo di tenda potete scegliere fra quelle:

  • morbide o arricciate: più adatte al soggiorno e alla camera da letto, sono entrambe d’effetto e molto decorative. Per le arricciature ne esistono svariati tipi, per esempio: a onda, baciata, con occhiello, nel bastone.
  • A rullo: adatte agli ambienti come il bagno e  la cucina; facili da pulire e non ingombranti, si prestano molto bene per oscurare grandi finestre.
  • A pacchetto: alternativa al rullo, è una via di mezzo fra queste e le tende a telo. Rispetto alle prime sono una soluzione più morbida e semplice.
  • Veneziane: non solo per l’ufficio. Orizzontali o verticali che siano, restano un evergreen. La veneziana si può fissare alla parete o al soffitto, coprendo l’intera nicchia, come risultato molto decorativo. La particolarità di queste tende sono i giochi di luce ed ombra che creano nell’ambiente in cui vengono poste.
  • A pannello: sono un’alternativa alle tende morbide e arricciate. Si presentano lisce e dritte, costituite da pannelli rigidi scorrevoli (a muro o a soffitto). Sono particolarmente indicate per grandi vetrate e danno un senso di ordine e pulizia all’ambiente.

Alcuni tra i produttori di tessuti artigianali italiani sono: Storica Tessitura Pardi, Tendaggi Paradiso e Stock tex.

svecchiare casa
5 soluzioni economiche per svecchiare la casa della nonna-Photographee.eu per shutterstock

3- Magie con le pareti

Ovviamente non potete buttar giù tutte le pareti divisorie della casa, però, a seconda dei colori e dei complementi posizionati si possono far sembrare le stanze più grandi o più alte. Vediamo come:

  • in primo luogo vanno rimosse le vecchie carte da parati, qualora ce ne fossero e stuccare il muro qualora invece fosse rovinato;
  • una volta sistemata la base su cui lavorare, individuate le criticità nella stanza: il soffitto è troppo basso, la stanza è troppo stretta…Ecco, attraverso i colori sulle pareti, potrete dare l’effetto desiderato all’ambiente.

Per accorciare una stanza lunga: colorare solo la parete frontale all’ingresso.

Per allungare in altezza: colorare tutte le pareti tranne il soffitto che va lasciato bianco. Per abbassare il soffitto invece è il contrario: colorare solo la parete in alto e lasciare le altre bianche o chiare;

Per ingrandire una stanza stretta: colorare solo due facce, quella del soffitto e quella di fronte all’entrata.

Ovviamente il colore dovrà essere di una tonalità abbastanza satura, che si possa notare. Il bianco illumina ed ingrandisce, i colori scuri accorciano e rimpiccioliscono. Si può giocare anche con gli specchi per rendere l’ambiente più luminoso e ampio.

4- Cambio pelle: il pavimento è datato o antico?

C’è una bella differenza tra questi due tipi. Innanzitutto bisogna controllare lo stato del rivestimento, soprattutto se si tratta di un parquet. Magari potreste rimuoverlo e posarne uno in laminato, tra i più economici, scegliendone la finitura e il colore più moderno o che vi aggrada. In Italia alcune ottime aziende che potete cercare sono: GazzottiCadorin Group.

Non dimenticate di cambiare anche il tappeto. Sempre in linea con lo stile ed il colore scelti.

Rinnovare casa in poche mosse, spendendo poco

5- Una seconda vita alle porte

Ci saranno porte un po’ datate che scricchioleranno ma non dovete per forza sostituirle con delle nuove. Si potrebbe mettere un po’ di olio per i cigolii e svecchiarle con una bella passata di vernice; anche un cambio di maniglia o pomello le darebbe un aspetto nuovo. In base allo stile potete riproporre lo stesso colore originale o più scuro; al contrario, per rendere tutto più ampio e brioso, scegliete il bianco. Qualora decideste di togliere del tutto una porta per avere una stanza aperta e comunicante, potreste riutilizzare il pensile come una base da tavolo, un po’ stile industriale. Con vari ritocchi e colori le dareste una seconda vita.

Per quanto riguarda l’arredamento, non dovete per forza cambiare o buttare via tutto. Alcuni pezzi vintage possono essere integrati ad uno stile contemporaneo per un match particolare e personale. E poi sono anche ricordi!

Pillole di Curiosità. Io non lo sapevo e tu?

Secondo uno studio condotto dall’Osservatorio sulla Casa di Leroy Merlin nel 2019, è emerso che:

  • la grandezza media di un’abitazione è pari a 104 mq;
  • classificando gli immobili in base all’anno di costruzione troviamo un 5% edificato dal 1919 al 1945, un 8% tra il 1946 ed il 1961, un 16% tra il 1962 ed il 1972, un 13% tra il 1982 ed il 1991 ed infine un 13% tra il 1992 ed il 2001. Mentre le costruzioni più recenti, comprese fra il 2002 ed il 2011 rappresentano il 15%.

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