3 Fiori commestibili da raccogliere nel bosco in inverno

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Cosa raccogliere nel bosco in inverno? La raccolta delle piante commestibili può essere tanto terapeutica quanto utile: oltre a regalarti benessere porta qualcosa in più di gustoso e sano sulla tua tavola. Ecco 3 fiori commestibili da raccogliere nel bosco in inverno.

3 Fiori commestibili da raccogliere nel bosco per delle ricette sfiziose

Dal bosco alla tavola, quali fiori gustosi puoi raccogliere dal bosco in inverno?
  • Rosa Canina
  • Topinambur 
  • Corbezzolo

Sono i nomi delle tre piante commestibili da raccogliere durante la stagione fredda nei boschi per preparare delle gustosissime tisane fai-da-te e non solo.

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La Rosa Canina, i benefici

Questa è una pianta bellissima da raccogliere nel bosco a dicembre, ma prestate attenzione alle spine! Maturate con l’inizio dell’autunno, a dicembre è possibile trovare nelle radure e al margine dei boschi, le bacche (o meglio, i cinorrodi) della rosa canina (Rosa canina): hanno un colore rosso accesso, sono dure al tatto e hanno un gradevole sapore dolce-acidulo.
I cinorrodi contengono diverse vitamine, olio essenziale, carotenoidi e soprattutto bioflavonoidi, pigmenti naturali dall’importante azione antiossidante.
Le bacche di Rosa Canina sono ottime per fare conserve, marmellate e, se lasciate seccare e macerare in acquavite, anche dei fantastici liquori.

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Topinambur o piccoli girasoli, i benefici

Chiamato “fiore del sole” per la somiglianza con le immagini del sole, il topinambur (Heliantus tuberosus) è una pianta perenne che è possibile raccogliere da Ottobre a Dicembre in campi incolti e argini dei fiumi.
La parte commestibile sono i tuberi che, una volta cucinati, hanno un sapore che vagamente ricorda quello del carciofo. I tuberi del topinambur sono ricchi di inulina, uno zucchero complesso, e sono quindi adatti anche all’alimentazione dei diabetici. Possiedono, inoltre, azione lassativa e stimolante sulla produzione del latte.

fiori commestibili da raccogliere in inverno

Corbezzolo o “ciliegia di mare”, i benefici

Il corbezzolo (Arbutus unedo) è una pianta tipica della macchia mediterranea che cresce spontaneamente nelle boscaglie e nelle zone rocciose, ma è anche possibile coltivarla. La fruttificazione comincia in primavera e può durare fino al tardo autunno-inverno, quindi in molti luoghi a dicembre è ancora possibile trovare le gustose corbezzole.
Questi frutti, sferici e dalla buccia granulosa e di color arancio-porpora, hanno un sapore molto intenso e sono, inoltre, ricchi di vitamina C. Possono essere consumati crudi, ma se raccolti ben maturi possono essere utilizzati per preparare marmellate, bibite dissetanti, acquavite e perfino l’aceto.  

Corbezzolo fiore commestibile raccolta nel bosco

Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?

  • Rosa Canina: frullando i cinorrodi freschi (dopo aver tolto con cura i peli aguzzi al loro interno), puoi ottenere una maschera di bellezza con effetto levigante e tonificante sulla pelle. 
  •  Il topinambur in realtà è una specie americana, ma è stata importata in Europa e in particolare veniva già coltivata in Italia dal 1600.
  • In Sardegna dal fiori del corbezzolo si ricava un pregiatissimo miele amaro con leggere proprietà balsamiche.

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