Oggi 21 marzo, si celebra la Giornata Internazionale delle Foreste: un’occasione per ricordare a tutti che i polmoni della Terra vanno salvaguardati.
21 marzo 2020, Giornata Internazionale delle Foreste. Nel 2012 le Nazioni Unite decisero di istituire questa Giornata per potenziare la consapevolezza dell’importanza di tutti gli alberi che compongono il polmone verde del pianeta Terra e stabilirono il 21 marzo come data ufficiale in quanto primo giorno di primavera.
Perché una Giornata Internazionale delle Foreste
Gli alberi sono capaci di assorbire enormi quantità di anidride carbonica presente nell’atmosfera, raffreddando la temperatura e sono essenziali per contrastare i cambiamenti climatici. Garantiscono quindi la protezione del suolo, la qualità dell’aria e delle acque e forniscono importanti beni e servizi. La sopravvivenza umana è strettamente connessa a quella delle foreste. Nonostante ciò, l’uomo, incoerente e distratto, tende a non salvaguardare la natura. Al contrario la danneggia, la saccheggia, la distrugge. E la deforestazione procede ad un ritmo incalzante e preoccupante. Ogni anno oltre 13 milioni di ettari di foresta vengono distrutti (una superficie pari a circa la metà del territorio italiano). In forte pericolo è anche la foresta dell’Amazzonia, l’ultimo grande polmone del pianeta. La necessità di istituire una giornata dedicata alle foreste, nasce dall’ammissione di una forte noncuranza verso questo bene comune.
Il tema della Giornata Internazionale delle Foreste 2020
Per preservare e valorizzare le foreste è necessario conoscerle, per questo l’edizione 2019 della Giornata Internazionale delle Foreste è stata dedicata all’importanza dell’educazione ambientale e lo slogan era: “Impara ad amare le foreste”. Quest’anno, invece, la Giornata Internazionale delle Foreste è dedicata alla biodiversità: lo standard PEFC italiano possiede, in questo ambito, requisiti elevati a tutela della biodiversità del Paese. Proprio per dare una risposta alla crescente sensibilità e interesse sui temi ambientali, il PEFC lavorerà per aprire nuove opportunità atte alla valorizzazione dei servizi eco sistemici prodotti dal bosco, nuova frontiera per la lotta all’emergenza climatica nel futuro.
Pillole di curiosità – Io non lo sapevo e tu?
- In Italia, come in molti altri Paesi industrializzati, la superficie forestale certificata come sostenibile è in crescita. Ad affermarlo è l’Ispra, L’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale.In particolare, nel territorio italiano, secondo i dati del Rapporto Annuale del PEFC Italia (Programme for Endorsement of Forest Certification), si è passati dagli 819.017,06 ettari del 2018 agli 881.068,93 ettari di superficie certificata nel 2019. Oltre 62.000 ettari in più, per una crescita del 7,6%. Il Rapporto Annuale del PEFC Italia arriva alla vigilia della Giornata Internazionale delle Foreste 2020. Nel 2019, in Italia, la foresta certificata più estesa è risultata quella del Trentino Alto Adige, con 300.445 ettari gestiti dal Bauernbund e 261.428,81 ettari curati dalla Provincia di Trento. Al secondo posto il Veneto con 92.705,96 ettari. Al terzo il Friuli Venezia Giulia con 83.352,35 ettari di bosco gestiti da UNCEM. Seguono Piemonte, Lombardia, Toscana, Basilicata, Emilia Romagna, Liguria, Marche, Umbria e Lazio.
- Il PEFC, Programma di Valutazione degli schemi di certificazione forestale, è un ente normatore capace di garantire una corretta gestione delle foreste e di promuovere un modello di sviluppo sostenibile, basato sui principi di salvaguardia e valorizzazione della biodiversità, tema portante dell’edizione della Giornata Internazionale delle Foreste 2020.
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