L’UNESCO ha istituito la Giornata Internazionale della Lingua Madre nel 1999 e ogni anno, il 21 febbraio, si celebra questo momento dedicato a promuovere la diversità linguistica, culturale e il poliglottismo.
Le lingue hanno un ruolo cruciale nell’identità individuale, nella comunicazione, nell’integrazione sociale, nell’istruzione e nello sviluppo sia a livello personale che globale.
Giornata internazionale della Lingua Madre: perché il 21 febbraio?
La data specifica, il 21 febbraio, commemora gli eventi tragici del 1952 a Dacca, Bangladesh. Qui numerosi studenti furono colpiti e uccisi mentre manifestavano per il riconoscimento della loro lingua, il bengalese, come una delle lingue nazionali del Pakistan.
Questi avvenimenti sottolineano la lotta per il riconoscimento e la protezione delle lingue. Evidenziano come la difesa della diversità linguistica sia stata talvolta associata a sacrifici significativi.
L’importanza di celebrare la Giornata internazionale della Lingua Madre risiede nella sensibilizzazione sulle sfide che molte lingue affrontano nel mondo contemporaneo, oltre a promuovere il rispetto e la valorizzazione di ogni lingua come parte integrante del patrimonio culturale dell’umanità.
Promuovere “la conservazione e la salvaguardia di tutte le lingue utilizzate dalle popolazioni del mondo”
Il 16 maggio 2007, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha emesso la Risoluzione A/RES/61/266, invitando gli Stati Membri a promuovere “la conservazione e la salvaguardia di tutte le lingue utilizzate dalle popolazioni del mondo”.
In questa stessa risoluzione, l’Assemblea Generale ha ufficialmente designato il 2008 come l’Anno Internazionale delle Lingue. L’obiettivo di quest’iniziativa era promuovere l’unità nella diversità e la comprensione universale attraverso il poliglottismo e il multiculturalismo.
L’Anno Internazionale delle Lingue arrivò in un periodo critico in cui la diversità linguistica si trovava seriamente minacciata. La lingua rappresenta un elemento essenziale per la comunicazione di ogni genere. Svolge un ruolo fondamentale nel facilitare il cambiamento e lo sviluppo nella società umana.
Attualmente, l’utilizzo o l’omissione di determinate lingue può aprire o chiudere porte in vari settori della società e in molteplici regioni del mondo.
Il ruolo vitale delle lingue nello sviluppo globale
Nel frattempo, si è sviluppata una consapevolezza sempre più marcata del ruolo vitale svolto dalle lingue nello sviluppo globale.
Esse sono garanti della diversità culturale e del dialogo interculturale, contribuiscono alla cooperazione, assicurano un’istruzione di qualità per tutti, costruiscono società inclusive della conoscenza e preservano il patrimonio culturale.
Le lingue mobilizzano la volontà politica nell’applicare i benefici della scienza e della tecnologia per il raggiungimento dello sviluppo sostenibile.
Le lingue costituiscono lo strumento più potente per la conservazione e lo sviluppo del nostro patrimonio, sia tangibile che intangibile.
Ogni iniziativa volta a promuovere la diffusione delle lingue madri non solo incoraggerà la diversità linguistica e l’istruzione multilingue, ma contribuirà anche a sviluppare una consapevolezza approfondita delle tradizioni linguistiche e culturali in tutto il mondo. Inoltre, stimolerà la solidarietà basata sulla comprensione, la tolleranza e il dialogo.
Ogni due settimane una lingua scompare
Una porzione significativa della popolazione mondiale attualmente si trova priva dell’opportunità di ricevere istruzione nella propria lingua madre. Questa lacuna ha conseguenze rilevanti: una lingua svanisce ogni due settimane, portando con sé un prezioso patrimonio culturale e intellettuale.
Approssimativamente, tra le circa 6000 lingue parlate nel mondo, molte sono a rischio di estinzione. Solo un numero limitato di esse è stato integrato nei sistemi educativi e nel dominio pubblico, e ancor meno trova applicazione nel contesto digitale.
Le lingue rappresentano elementi complessi con implicazioni profonde in termini di identità, comunicazione, integrazione sociale e sviluppo. L’istruzione multilingue basata sulla lingua madre emerge come un pilastro fondamentale per garantire l’accesso e l’inclusione nell’apprendimento, soprattutto per i gruppi di popolazione che utilizzano lingue non dominanti, lingue delle minoranze o lingue indigene.
Dove nasce l’italiano moderno?
La fondazione dell’italiano moderno ha radici storiche profonde, e un importante contributo a questa evoluzione può essere attribuito al Dialetto Toscano, sia alto che colto. Questa varietà linguistica, impiegata nei secoli XIII e XIV da tre dei più eminenti poeti, Dante Alighieri, Giovanni Boccaccio e Francesco Petrarca, può essere considerata come la base dell’italiano moderno.
L’italiano, così come lo conosciamo oggi, è il risultato di un lungo processo di evoluzione e dibattito che ebbe inizio nel 1600. In quel periodo, si iniziò a discutere sulla forma corretta della lingua da utilizzare sia a livello scritto che parlato. Questa questione rimase aperta per un certo periodo, ma alla fine del XIX secolo, molti scrittori e figure culturali dell’epoca adottarono il modello toscano in vari aspetti della lingua.
Quando si parla della fondazione dell’italiano moderno, è essenziale considerare gli aspetti storico-sociali che hanno caratterizzato l’Italia e la sua lingua nel corso dei secoli. Prima dell’Unità d’Italia nel 1861, il Paese era frammentato in diversi stati spesso governati da potenze straniere. Con l’unificazione nel 1861, il toscano fu designato come la lingua ufficiale del Paese.
Tuttavia, è importante notare che l’analfabetismo persisteva per secoli, soprattutto nelle regioni rurali fino al 1950. I dialetti locali sono stati utilizzati come lingua quotidiana. Hanno influenzato in modo diretto la lingua italiana, con aspetti grammaticali, lessicali e fonetici.
Giornata Internazionale della Lingua Madre 2024 a Firenze
In occasione della Giornata Internazionale della Lingua Madre, le biblioteche Pietro Thouar, Mario Luzi e BiblioteCaNova Isolotto si uniscono alle celebrazioni organizzando letture in lingua, come parte integrante di Bibliomondo, il programma interculturale delle Biblioteche comunali fiorentine.
Questo programma si propone di sostenere le persone nel processo di apprendimento della lingua italiana e di altre lingue, ponendo al centro il plurilinguismo, le lingue madri e le culture di provenienza.
Inoltre, si impegna a promuovere la pratica della lettura ad alta voce e a rafforzare la rete delle realtà dedite all’intercultura sul territorio, favorendo nel contempo il volontariato e l’inclusione sociale.
L’italiano deriva dal toscano. Scopriamo le origini della nostra lingua