Secondo la filosofia zen tenere in ordine nella propria casa fa bene anche alla mente: ci si alleggerisce del passato e si valorizza solo quello che è prezioso.
È la Bibbia di chi ha fatto del decluttering, ovvero della liberazione dal superfluo, la nuova filosofia di vita: s’intitola Il magico potere del riordino (edito da Vallardi e in libreria da ottobre 2014) della giapponese Marie Kondo. Non è forse un caso che l’autrice provenga dal Paese del Sol Levante, vista la tradizione millenaria di vivere con l’essenziale propria del Giappone. Dopo aver venduto oltre due milioni di copie in patria ed esser stato al primo posto delle classifiche del New York Times negli States, il libro in Italia ha avuto sette edizioni in due mesi, per un totale di 30.000 copie vendute a testimonianza dell’attualità del tema. Il sottotitolo Il metodo giapponese che trasforma i vostri spazi e la vostra vita è già garanzia di un sistema che assicura non solo l’organizzazione e l’ordine degli spazi domestici, ma anche la serenità. Piccola nota curiosa: Marie Kondo ha fondato a Tokyo un’agenzia di consulenza, KonMari (konmari.com/en), che aiuta i propri clienti a trasformare le loro case in luoghi di armonia e ispirazione e, al momento, ha una lista di attesa di quasi tre mesi! Nella filosofia zen l’atto del riordinare, del mettere a posto fisicamente le cose e gli oggetti ricercando l’ottimizzazione degli spazi e delle funzioni ha infatti la valenza di un rito che produce vantaggi benefici per lo spirito. Infatti, libera la mente dall’attaccamento al passato e obbliga ad una selezione che conservi solo le cose utili e preziose, rendendo indispensabile una riconsiderazione del valore dello spazio.
L’invito arrivato dal Giappone ha trovato forte eco anche in Italia. Ad attestarlo, la ricerca Osservatorio sulla Casa condotta da Leroy Merlin, dalla quale è emerso che, su un campione di 1000 italiani intervistati, ben il 91,2% ha messo in pratica il decluttering negli ultimi 12 mesi e continuerà a farlo, mentre il 52,7% non lo ha mai messo in pratica ma inizierà nei prossimi 12 mesi.
L’ottimizzazione degli spazi è un tema sul quale gli interior designer e i progettisti si interrogano da sempre per poter offrire soluzioni domestiche (e non) che rispondano alle aspettative degli utilizzatori. Nelle realtà urbane delle grandi metropoli i metri quadrati sono diventati sempre più preziosi e costosi imponendo progetti di interior design che ne ottimizzino l’uso. É in crescita esponenziale l’impiego di soppalchi per ospitare la zona letto/studio, porte-salvaspazio a scomparsa nel muro, cabine armadio superattrezzate e scientificamente ordinate, bagni ciechi in posizioni strategiche arredati con sanitari ridotti nelle dimensioni ma non nelle prestazioni, cucine che accolgono il living in una nuova condivisione delle attività. La possibilità di adottare i sistemi hi-fi e wireless ha anche liberato molte apparecchiature dalle collocazioni obbligate e dalle anestetiche matasse di cavi a vista, così come la progressiva riduzione del loro ingombro ne facilita il posizionamento e lo spostamento.
Entrando nello specifico e valorizzando gli interventi creativi del fai da te, nello spazio sottostante la scala di accesso al soppalco zona-notte o studio si può allestire una libreria, con mensole o contenitori a cubo aperti o chiusi da ante; in una camera da letto, grazie a una libreria passante, si può organizzare un piccolo studio o zona relax; nel vano di un corridoio, chiuso da ante scorrevoli, un ripostiglio organizzato con mensole per riporre valigie, scarpe, attrezzi e i piccoli elettrodomestici per la pulizia.
Anche nella scelta degli arredi vengono preferiti con lungimiranza letti con vano sottostante per ospitare cuscini, trapunte e coperte supplementari, divani, poltrone e persino pouf che insospettabilmente accolgono un letto in più per l’ospite di passaggio o gli amici dei figli, tavoli estensibili per la grande tavolata conviviale, sedie pieghevoli da riporre dopo l’uso, o le mille varianti dei letti a castello per i ragazzi.
Fonte preziosa d’ispirazione può essere anche il libro 200 consigli per piccoli appartamenti (edizioni Logos) suddiviso in cinque capitoli, ognuno dei quali propone idee e soluzioni diverse in base alle dimensioni dell’appartamento, dai 50 metri quadrati degli appartamenti XXS ai 150 metri quadri della taglia L. In 800 pagine ricche di immagini, il testo racconta come rendere funzionale ogni angolo della casa, offrendo un ricco repertorio di riferimento sia per i professionisti del settore sia per tutti coloro che sono alla ricerca di idee particolari e inedite.
Laura Maggi per Osservatorio sulla Casa