Craco, l’incantevole borgo “fantasma” lucano

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Incorniciato nel magnifico scenario offerto dal paesaggio lucano, così unico nella sua semplicità, Craco rappresenta il luogo perfetto per conciliare in un’unica esperienza la possibilità di fare escursioni naturalistiche e culturali. Questo piccolo borgo abbandonato, situato nel cuore della Basilicata, negli anni è diventato meta turistica di rilievo, complice anche il fascino suscitato dal fatto di esser stato scelto da molti registi come set naturale di molti film – si pensi alla “Passione” di Cristo di Mel Gibson e al “Vangelo secondo Matteo” di Pier Paolo Pasolini.

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Di FABRIZIO CONTE – Shuttetstock

Basilicata, terra di colori e tradizioni

Da sempre intrisa di storia e cultura, di turismo e tradizioni; terra dal ricco potenziale inesploso e simbolo di una rassegnata quanto dignitosa povertà; terra di genti ospitali e di paesaggi immacolati che suscitano emozioni senza eguali. È la Basilicata dei briganti e, ancor prima, del fiero Orazio. Lucania da scoprire, da gustare, da vivere intensamente: dai pittoreschi comuni delle Dolomiti alle dorate spiagge della costa Jonica; dalla preziosa area vulcanica del Monte Vulture, alle cui pendici si trovano i laghi vulcanici di Monticchio, alla sabbia finissima del superbo litorale di Policoro. È così che due tratti di mare incontaminati, il Tirreno e lo Jonio, fanno da sfondo ad una regione ancorata saldamente ai valori più autentici della tradizione contadina e ad un vivace passato, scandito dall’avvicendarsi di ricche civiltà differenti: Greci, Romani, Normanni.

Incantato da tanta bellezza, Federico II di Svevia fu solo il primo fra tanti a scegliere questa terra quale luogo in cui dimorare, lontano dalla frenetica vita di corte.

Craco, la delicata bellezza di un borgo in cui il tempo sembra essersi fermato

Benché negli ultimi anni la promozione del territorio abbia facilitato la valorizzazione e la sensibilizzazione verso il patrimonio culturale della regione, questa terra resta in buona parte ancora da scoprire. Non tutti ancora sanno, ad esempio, che, situato a circa 390 metri sul livello del mare, nella zona collinare che precede l’Appennino lucano, sorge un piccolo comune di poco più di 700 abitanti che di recente ha fatto del suo essere un “borgo fantasma” il suo punto di forza. Craco, questo il nome del paesino situato nell’entroterra materano, è uno dei borghi medievali più affascinanti del nostro bel Stivale, divenuto meta turistica di notevole importanza e set cinematografico di numerosi film.

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Di Mila Atkovska – Shutterstock

L’abitato sorge su di una altura in posizione dominante la valle del torrente Salandrella e le origini  risalgono all’VIII secolo a.C, per poi essere menzionato nel 1188 col nome di “Graculum”. La denominazione di “borgo fantasma” è da attribuire al fatto che attualmente il paese è disabitato a causa di un movimento franoso verificatosi nel 1963 e che, proseguito nel corso degli anni, ha costretto gli abitanti a trasferirsi nelle frazioni di Craco-Peschiera e Craco-Sant’Angelo. Su di una rupe è situato il castello, costruito nel XIII secolo, che conserva ancora l’originale portale d’ingresso e la torre con splendide finestre. La chiesa di San Vincenzo, al cui interno è custodita la statua del Santo, e la Chiesa di San Nicola, coi suoi altari barocchi in marmi policromi, sono di grande interesse storico e artistico. In periferia si può ammirare la chiesa dei frati minori dedicata a San Pietro e caratterizzata da un interno a due navate in cui sono perfettamente conservati un altare barocco, una tela del 1600 e un coro ligneo.

Craco è così come appare agli occhi increduli di un visitatore, un borgo in cui il tempo sembra essersi fermato, un borgo incantato nel cuore di una terra dalla incontaminata bellezza.

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