17 maggio: Giornata Internazionale contro l’omofobia, transfobia e bifobia

omosessualità|coppia omosessuale|Presidency of the Italian Republic

Esattamente trent’anni fa, il 17 maggio 1990, l’Oms rimuoveva l’omosessualità dall’elenco delle malattie mentali. Nasce da qui l’idea di una Giornata Internazionale contro l’omofobia. Un importante obiettivo, ottenuto anche grazie all’azione del movimento Lgbt mondiale, e sostenuto da importanti dichiarazioni di scienziati, intellettuali e politici

“Dobbiamo impegnarci tutti e di più per combattere i pregiudizi e le discriminazioni nei confronti delle persone LGBTI che continuano quotidianamente a vivere nella paura e nell’insicurezza. È una questione di diritti umani che riguarda tutti noi. Tutte le persone hanno gli stessi diritti e non possiamo più tollerare la violenza e la discriminazione nei confronti delle persone gay, lesbiche e transgender”: così Triantafillos Loukarelis direttore dell’UNAR – Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali della Presidenza del Consiglio dei Ministri per la ricorrenza, oggi 17 maggio, della giornata mondiale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia.

“Questo periodo di isolamento e convivenza forzata da Covid-19 inoltre, ha visto crescere gli episodi di discriminazione e violenza di natura omotransfobica nel contesto familiare. Per questo abbiamo pensato di avviare progetti pilota di refuge center per persone LGBT finanziati con fondi europei. In questo contesto l’approvazione di una legge contro l’omotransfobia, già in discussione in Parlamento, appare sempre più necessaria. Tutto questo ci ha portato a lanciare sui social un messaggio di speranza #questionedidiritti. Combattere l’omotransfobia è segno di civiltà!, affinché ognuno possa impegnarsi dando segno di civiltà per isolare ogni sentimento pregiudizievole e discriminatorio nei confronti delle persone con un diverso orientamento o identità sessuale”, ha  concluso Loukarelis.

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La dichiarazione del Presidente  Sergio Mattarella

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Presidency of the Italian Republic
Sergio Mattarella – Presidenza della Repubblica Italiana

Anche il Presidente della Repubblica Sergio  Mattarella ha dichiarato  oggi come le discriminazioni basate sull’orientamento sessuale costituiscano una violazione del principio di eguaglianza e ledano i diritti umani chiedendo di  chiede di “promuovere il contrasto alle discriminazioni, la lotta ai pregiudizi e la promozione della conoscenza riguardo a tutti quei fenomeni che, per mezzo dell’omofobia, della transfobia e della bifobia, perpetrano continue violazioni della dignità umana».

Il messaggio del Presidente pubblicato sul sito del Quirinale.

 

coppia omosessuale
Foto di Jess Foami da Pixabay

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Anche i Giovani della ‪Croce Rossa‬ in prima linea contro ogni discriminazione

17 Maggio, Giornata Mondiale contro l’‪‎Omofobia‬. I Giovani della ‪Croce Rossa‬ sono in prima linea contro ogni forma di discriminazione per combattere qualsiasi episodio di bullismo o violenza,  e lo fanno con un video che dice ‪#StopOmofobia.

 

I Paesi dove, se ami  una persona  dello stesso sesso, ti  incarcerano o ti uccidono

Ci sono Paesi come Iran o l’Arabia Saudita dove non si scherza affatto, perché essere omosessuale significa essere perseguitati e uccisi con l’impiccagione o la lapidazione. Si è arrivati pure alla negazione dell’omosessualità, perché è stato lo stesso presidente dell’Iran a dichiarare che nel loro Stato i gay non esistono.

Tra i paesi più omofobi al mondo ci sono Azerbaigian, Georgia, Arabia Saudita, Bangladesh, Egitto, Ruanda, Senegal, Indonesia, Uganda, Nigeria, Somalia, Mahuritania, Afganistan, Guinea, Pakistanm Emirati Arabi Uniti, Yemen, Sudan mentre i 10 paesi più gay friendly al mondo sono Islanda, Paesi Bassi, Svezia, Danimarca, Andorra, Norvegia, Belgio, Spagna, Francia e Svizzera.

Fonte Wikipedia

Tra le aziende che più si impegnano contro l’omofobia c’è quella di un Paese tra i più gay friendly: la Svezia

Da Ikea un video contro l’omofobia: «Fatelo a casa vostra, ma casa vostra è ovunque»

 

Pillole di curiosità. Io non lo sapevo e tu?

  • 17 maggio 1990 – L’OMS rimuove l’omosessualità dalla lista delle malattie mentali.
  • 17 maggio 2004 – Viene istituita la giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia.
  • 17 maggio 2020:
  • 14% – La percentuale di studenti italiani che si dichiara anonimamente LGBT.
  • 1,7% – La percentuale di studenti italiani che si dichiara apertamente LGBT in classe.
  • 34% – La percentuale di studenti italiani che considera l’omosessualità sbagliata.
  • 10% – La percentuale di studenti italiani che la considera una malattia o un peccato.
  • 27% – La percentuale di studenti italiani che non vuole un compagno di banco gay.
  • 34% – La percentuale di studenti italiani che dichiara di non voler condividere la stanza in gita con un ragazzo gay.
  • 62% – La percentuale di persone LGBT che, in Italia, evita di tenere pubblicamente per mano il compagno o la compagna.
  • 32 – Le aggressioni fisiche alle persone LGBT riportate dai principali giornali italiani nel 2019.
  • 31 – Gli episodi di insulti o di discriminazioni riportati dai principali giornali italiani nel 2019.
  • 9 – Gli episodi di violenza familiare riportati dai principali giornali italiani nel 2019.
  • 0 – Il numero di calciatori dei principali campionati europei dichiaratisi apertamente LGBT.
  • 68 – I Paesi in cui l’omosessualità è formalmente un reato.
  • 6 – I Paesi in cui è punita con la pena di morte.
  • 6 – I Paesi in cui è punibile anche con la pena di morte.
  • 26 – I Paesi in cui è punita con una detenzione dai dieci anni all’ergastolo.
  • 30 – I Paesi in cui è punita con una detenzione superiore agli 8 anni.
  • 32 – I Paesi in cui la libertà di espressione sui diritti LGBT è limitata o vietata.
  • 41 – I Paesi in cui l’istituzione di organizzazioni LGBT è giuridicamente impossibile o fortemente ostacolata.

    L’omofobia non è un diritto. Combatterla è un dovere.

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